(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 15 feb. - L'ipotesi del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) sulla mobilita' dei docenti per l'anno scolastico 2016-2017, firmata oggi da FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal, "riporta alla naturale sede del negoziato una materia impropriamente collocata nella legge e soprattutto consente di rimediare a molte delle criticita' e sperequazioni che la legge stessa ha determinato. La trattativa, pur non potendo essere pienamente risolutiva di tutte le problematiche indotte dalla 107, ha consentito di ottenere importanti risultati: tutto il personale gia' in ruolo prima della sua entrata in vigore conserva la titolarita' su scuola anche in caso di trasferimento o passaggio in ambito provinciale, e in parte anche in caso di mobilita' interprovinciale; assume la titolarita' di scuola il personale della secondaria di II grado oggi facente parte della DOS; si rimuove per tutti l'obbligo di permanenza triennale nella provincia di assunzione; si individuano modalita' specifiche per l'accesso alle scuole con carattere di specialita' (CPIA, scuole speciali, ecc.)". È quanto si legge in una nota congiunta di Domenico Pantaleo, Flc Cgil; Maddalena Gissi, Cisl Scuola; Giuseppe Turi, Uil Scuola; Marco Paolo Nigi, Snals Confsal.
L'ipotesi sottoscritta consente di "ripristinare e salvaguardare diritti messi fortemente in discussione dalla legge 107, rispetto alla quale peraltro si confermano tutte le iniziative rivolte a ottenerne profonde modifiche".
Inoltre, continua la nota dei sindacati, "nessun avallo viene dato dal contratto alla cosiddetta 'chiamata diretta' dei docenti, rispetto alla quale tutte le organizzazioni sindacali hanno sempre espresso il loro netto dissenso: al contrario, il passaggio dagli ambiti alle scuole diventa oggetto di un'apposita sequenza contrattuale per regolare le procedure di assegnazione della sede legandole all'applicazione di criteri trasparenti e oggettivi, per titoli, escludendo che le stesse possano essere gestite in modo discrezionale e arbitrario". In pratica "si tratta di un ulteriore contratto da sottoscrivere entro 30 giorni dalla stipula del CCNI. Proprio per ribadire il no alla chiamata diretta e' stata inserita a verbale una dichiarazione in cui le sigle firmatarie indicano gli obiettivi con cui parteciperanno al tavolo della sequenza contrattuale".
Per educatori, docenti IRC e personale Ata "non vi sono sostanziali novita' e di fatto si confermano le stesse regole degli anni precedenti. Su alcuni punti, gli ostacoli posti dalle disposizioni della legge 107 si sono rivelati invalicabili, non consentendo di dare le risposte attese a tutti i docenti assunti nelle fasi B e C del piano straordinario. A questo aspetto fa riferimento una seconda dichiarazione a verbale, in cui i sindacati stigmatizzano l'arroccamento dell'Amministrazione su posizioni di rigida applicazione della nuova normativa". Cambiare quelle disposizioni "resta pertanto un obiettivo su cui l'azione sindacale continuera' a svilupparsi, ma nello stesso tempo si conferma che molte tutele assicurate dal contratto sarebbero venute a mancare totalmente se una materia delicata e complessa come la mobilita' fosse stata consegnata a decisioni unilaterali dell'amministrazione, dando cosi' campo libero a un'applicazione piena e incondizionata della legge 107", concludono i sindacati.
(Wel/ Dire)