Cyberbullismo, Faraone: Educhiamo i ragazzi
"Si puo' fare molto, strumenti per uso web consapevole"
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 15 feb. - "Alzi la mano chi non trascorre buona parte della sua giornata connesso in rete attraverso smartphone o direttamente davanti a uno schermo del pc. La Rete, per la sua accessibilita' e per la sua perenne disponibilita', e' uno strumento che offre spazi di liberta' ma al tempo stesso rischia di essere fraintesa e di essere concepita come un luogo senza regole". È iniziato cosi' il post pubblicato dal sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, sulla propria newsletter 'Cambiamenti' in occasione del Safer Internet Day.
"Dagli adulti, tanto piu' dai ragazzi e dalle ragazze.
Internet e' talmente alla portata di tutti, talmente invasivo, che l'uso che ne facciamo puo' risultare inconsapevole. Uno speakers' corner in cui chiunque puo' dare sfogo alle proprie pulsioni, ai propri pensieri. Senza incorrere in sanzioni, ne' in censure morali. Internet e' fluido e veloce e il popolo della rete dimentica in fretta. Falso. Il cyberbullismo- ha spiegato Faraone- e' un fenomeno che tende a diffondersi velocemente e a fare danni irreparabili per chi ne e' vittima".
E ancora: "Liberta', ricerca di approvazione, inconsapevolezza. E quindi irresponsabilita'. Secondo un'indagine che Generazioni Connesse, il Safer Internet Center italiano, ha affidato a Skuola.net e all'Universita' degli Studi di Firenze solo l'8% dei ragazzi e delle ragazze della cosiddetta Generazione Z - nati tra il 1996 e il 2010 - ammette di avere intenzionalmente preso di mira un compagno, mentre uno su 10 sminuisce il proprio comportamento come scherzo innocente.
Mutatis mutandis, la differenza tra lo scherzo e il bullismo mi fa pensare al confine - labile per chi e' coinvolto - tra un amore passionale e uno tossico. 'Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo', scriveva Robin Noorwood in 'Donne che amano troppo'. Ecco, lo stesso vale nei casi di bullismo cyber o meno. Quando l'eccesso provoca un disagio alla persona- continua il sottosegretario- ci troviamo di fronte a una distorsione che va immediatamente bloccata".
Secondo Faraone "la scuola puo' fare molto (e per la verita' sta gia' facendo molto). Una giornata mondiale come questa del Safer Internet Day non e' l'unico momento di attenzione su questo tema ma un'occasione di confronto sano su un percorso che portiamo avanti giorno dopo giorno". Infatti "agiamo su un doppio fronte: da una parte educhiamo i ragazzi e le ragazze al rispetto dell'altro. Sono tante le misure che come Miur abbiamo intrapreso e sosteniamo. Non ultima l'introduzione nella legge 107/2015 del comma 16, il comma che riguarda, appunto, l'educazione al rispetto come forma di contrasto alle discriminazioni e alle violenze. E poi offriamo ai giovani che usano la tecnologia e la rete nella vita di tutti i giorni - a scuola, ovunque - strumenti per adoperare questi mezzi in maniera consapevole, senza subirli passivamente".
Si tratta di "un doppio binario imprescindibile se vogliamo educare cittadini consapevoli e avvertiti, senza demonizzare una piattaforma di enormi possibilita', che ha reso il mondo veramente globale, veramente navigabile, finalmente conosciuto. Un doppio binario indispensabile- conclude Faraone- per distruggere le sacche di resistenza nell'accoglienza e nell'inclusione".
(Wel/ Dire)
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