(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 15 feb. - Un protocollo d'intesa per far entrare nelle scuole la 'cultura dell'informazione'. È questo l'accordo siglato nella sede della Federazione nazionale della Stampa (Fnsi) a Roma, tra il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e Raffaele Lorusso e Giuseppe Gilietti, rispettivamente segretario e presidente del sindacato dei giornalisti.
L'accordo - denominato 'Scuola e informazione: culture, cittadinanza, diritti e legalita'' - avra' durata triennale e vedra' il Miur, attraverso la Direzione generale per lo Studente e la Federazione, cooperare ciascuno nei propri ambiti su due progetti legati al mondo dell'informazione.
I progetti riguardano la legalita', con il ruolo dell'informazione nella lotta alla mafie, ed i social media.
Nel primo caso, particolare sara' l'attenzione al tema dell'arricchimento della grande criminalita' attraverso la contraffazione il commercio di prodotti illegali.
Il progetto declinato sui social media si propone, invece, di aiutare i giovani a muoversi attraverso i mutamenti che la crescita dei social network ha apportato e sta apportando nei processi comunicativi e informativi.
La collaborazione tra ministero e sindacato si concretizzera' in progetti specifici sui territori con gli uffici scolastici regionali, i singoli istituti e le associazioni regionali di stampa.
Per i ragazzi questo "sara' uno stimolo in piu' per distinguere tra informazione, comunicazione e elaborazione dei dati- ha detto il ministro Giannini a margine della firma del protocollo- questa e' un'iniziativa che va sempre piu' nella direzione di una scuola sempre piu' attiva e in contatto con la realta' contemporanea che e' anche l'obiettivo della legge 107 su 'La Buona scuola'". Per quel che riguarda il progetto relativo ai social media, contenuto nella convenzione, il ministro ha aggiunto che "e' un modo per far capire ai ragazzi che avranno ancora il web come fonte primaria e che il giornale e' qualcosa di diverso". Quest'ultimo infatti "non si limita al dato informativo ma e' un commento e un'interpretazione da piu' punti di vista. Imparare a distinguere qual e' un dato oggettivo e quale invece e' una sua intepretazione - conclude Giannini - e' un'operazione importante per sviluppare la posizione autonoma dei ragazzi".
(Wel/ Dire)