Lingua italiana opportunita', da Governo interventi concreti
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 1 feb. - Lingua italiana: da strumento etnico dei migranti sparsi nei 4 continenti a vera e propria opportunita'. Questo il tema dell'audizione in VII commissione al Senato, dei giorni scorsi, del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini sullo stato della diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo.
"Il ruolo dell'italiano nel mondo- ha spiegato il ministro- e' mutato negli anni. Da una lingua quasi esclusiva degli italiani all'estero si e' trasformata, per motivi di studio in molti settori - l'arte, il restauro, la musica e altri settori umanistici - in una lingua per la quale e' molto cresciuta la domanda". E non solo, "negli anni, l'italiano ha assunto anche una dimensione piu' innovativa e di natura piu' economica. Con le aziende italiane sparse in tutto il mondo che hanno aumentato la richiesta di personale che conosce la nostra lingua".
Investire sull'italiano "e' quindi diventato un dovere storico, culturale per il nostro Paese". Ma anche, appunto "un'opportunita' fondamentale". Questo quindi richiede, "una strategia da parte del Governo, ma anche interventi normativi e sostegno finanziario".
Certamente, ha aggiunto il Ministro, "stiamo intraprendendo una strada differente rispetto al passato: quella di una maggiore consapevolezza di questa opportunita' e anche quella di interventi concreti". Tra questi: "Alcune misure contenute nella legge 107 su 'La Buona scuola' che prevedono una revisione e un potenziamento delle scuole italiane all'estero". Obiettivo, "ambizioso2 e "a lungo termine" e' infatti portare l'Italia, "agli standard di altri Pesi europei, vedi Francia e Inghilterra - che hanno creato un'espansione linguistica nel mondo, soprattutto grazie alle scuole".
E proprio le scuole italiane all'estero, sono il punto principale da cui partiranno gli interventi di diffusione e salvaguardia della lingua italiana nel mondo: "sulla questione- ha sottolineato Giannini- siamo impegnati con una delega del Ministero degli Esteri". Tra le priorita' quindi, "potenziamento del personale lavorante (42 dirigenti scolastici e 624 operatori in totale) e intensificazione della rete scolastica".
Tra le altre misure da attuare, infine, "l'incentivazione della mobilita' degli studenti Erasmus sia in entrata che in uscita".
Previsti nel prossimo settennio, "5 milioni di studenti italiani che porteranno - conclude la reggente del dicastero di viale Trastevere - la nostra lingua negli altri Paesi europei".
(Wel/ Dire)