"Provvedimento dopo morte Carolina Picchio, fatti passi avanti per contrasto"
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 5 dic. - "Il disegno di legge su bullismo e cyberbullismo, di cui sono la prima firmataria, e' stato depositato da me a seguito dell'esperienza tragica di Carolina Picchio (ragazza vittima di violenza sessuale e cyberbullismo, morta suicida nel 2013 ndr) di cui sono stata insegnante e della cui morte in tanti si sono sentiti responsabili". Lo ha detto nel corso dell'evento all'Istituto Galilei di Roma 'La creativita' fa scuola', organizzato da diregiovani.it in collaborazione con l'agenzia Dire, la senatrice Pd, Elena Ferrara.
"Fino a quel momento- ha aggiunto la parlamentare- probabilmente non avevamo mai fatto mente locale su quanti ragazzi potessero farsi del male sui social. Era il 2013, il fenomeno era conosciuto, ma poco percepito. Ora di passi avanti ne sono stati fatti tanti, tuttavia nel frattempo l'iter legislativo e' piuttosto lento e farraginoso".
"All'unanimita'- ha aggiunto Ferrara, ripercorrendo l'iter che dovrebbe portare all'approvazione della legge- e' stato approvato il disegno di legge in Senato a maggio 2015. Una volta passato alla Camera e' stato molto emendato, a mio modo di vedere, non in termini positivi. Ora e' tornato al Senato che ne rivendica la sua stesura originaria. Questo perche' il testo iniziale prendeva in considerazione esclusivamente i minori, quindi un contrasto del fenomeno che si rivolgeva solo all'eta' evolutiva".
"Il problema della rete- ha spiegato ancora la senatrice- puo' assolutamente coinvolgere anche gli adulti, ma la legge calibrata solo sui minori puo' essere molto piu' efficace. Mi chiedo, inoltre, perche' una legge per una volta non possa essere solo sui minori che si fanno male tra loro e che hanno bisogno di intraprendere dei percorsi formativi piu' strutturali sin da piccoli, incentrati sul rispetto e sull'utilizzo della tecnologia".
(Wel/ Dire)