Presenti 50 dirigenti dopo tensioni con studenti nei giorni scorsi
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 11 apr. - Tazzine da caffe', una lettera, sorrisi e solidarieta' davanti al liceo classico Virgilio di Roma. Giovedi' mattina una cinquantina di dirigenti scolastici si sono radunati con un flah mob all'ingresso dello storico liceo di via Giulia per esprimere vicinanza alla preside, Irene Baldriga, da giorni in conflitto con una parte di studenti a seguito del blitz delle forze dell'ordine nel liceo, che hanno portato al fermo di una persona per spaccio di stupefacenti. Tra i partecipanti al mini flash mob, anche alcuni genitori solidali con la preside Baldriga: "Sono molto orgogliosa che alcuni di loro abbiano partecipato- ha detto all'Agenzia Dire quest'ultima- molti altri hanno ritenuto invece che la scuola sia addomesticabile secondo le proprie esigenze, quando invece e' uno dei maggiori presidi di legalita' e in quanto tale va rispettata. Se non lo fanno i genitori, sara' difficile che possano farlo i figli, e la violenza che questa minoranza ha espresso in questo periodo deve essere motivo di riflessione. Sarebbe piu' comprensibile se episodi di questo tipo avvenissero in zone di particolare disagio, ma qui siamo in pieno centro di Roma, parliamo di studenti per la maggior parte benestanti, alcuni dei quali figli di personalita'".
Dopo le tensioni e gli scontri, la dirigente scolastica ha intenzione comunque di guardare avanti: "Il risalto che ha avuto questa vicenda ci permettera' di i tenere ancora piu' alta l'attenzione sul contrasto degli stupefacenti, intensificando le campagne di prevenzione, magari anche con qualche fondo in piu' a disposizione".
Tra i partecipanti all'iniziativa, anche l'Anp (Associazione nazionale presidi), il cui presidente (ed ex preside del Virgilio) Mario Rusconi si e' fatto carico di scrivere la lettera di solidarieta' a Irene Baldriga firmata da tutti i dirigenti scolastici. "Sono molto rammaricato- ha detto Rusconi- che non ci sia stata alcuna attenzione a livello istituzionale a questa vicenda. Non un comunicato di solidarieta' da parte di nessuno, non una parola, ne' un mesaggio. Questo quando si spendono molti soldi pubblici per le campagne di prevenzione, e alla prima occasione ci si gira dall'altra parte".
(Wel/Dire)