(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 11 apr. - Il 6 aprile 1986 un gruppo di educatori e animatori con disabilita' del Centro documentazione handicap ha dato vita al Progetto Calamaio, incontri nelle scuole sul tema della diversita' con animazioni e percorsi adatti all'eta' delle classi. Quel progetto oggi compie 30 anni e ha festeggiato questo traguardo con una festa nella sede del Cdh, a Bologna. "In questi 30 anni sono cambiate tante cose, ci sono stati miglioramenti in tema di inclusione e integrazione delle persone disabili- racconta Roberto Parmeggiani, presidente dell'associazione Cdh- nella scuola c'e' stato sicuramente un progresso. Questo non vuol dire pero' che non ci siano nuove sfide da affrontare".
Il Progetto Calamaio ha come obiettivo la presa di coscienza della propria identita' da parte di bambini e adulti (insegnanti, genitori) attraverso il confronto con la diversita', e da questo punto di vista e' sicuramente contemporaneo. "Ogni volta e' come se si dovesse riprendere da zero il cammino dell'integrazione perche' ci sono nuove sfide: oltre alla disabilita', c'e' la diversita' culturale o le difficolta' legate alla lingue o altre caratteristiche come i disturbi dell'apprendimento che rendono difficile l'integrazione- continua Parmeggiani- parlare di disabilita' significa parlare di una di queste sfide che serve poi anche per le altre".
Una delle caratteristiche del Progetto Calamaio e' che l'animazione viene realizzata da un gruppo misto, formato da animatori disabili e non. "Per noi l'idea che la persona disabile abbia un ruolo attivo, professionale e non da spettatore rimane vincente- continua Parmeggiani- siamo stati tra i primi a proporla e siamo ancora oggi tra i pochi a portarla avanti". Il gruppo di animatori negli anni e' cresciuto, passando da quattro a 25, di cui 13 disabili. "La novita' rispetto agli anni passati e' che andiamo sempre meno nelle scuole e sempre piu' in teatri, musei, ludoteche e biblioteche- conclude Parmeggiani- certo non e' la stessa cosa perche' a scuola c'e' un gruppo di bambini che e' una piccola comunita', che 'vive' insieme, in cui la maestra ha un ruolo di guida, ma purtroppo gli istituti scolastici hanno sempre meno risorse per le attivita' extracurricolari come la nostra e non hanno le competenze per farle dall'interno".
In 30 anni di attivita', il Progetto Calamaio ha realizzato 500 progetti tra animazione con le classi, formazione per insegnanti e partecipazione a convegni e incontri pubblici, coinvolgendo 5.500 bambini e 2.500 tra insegnanti e studenti universitari. Il 6 aprile il Progetto Calamaio ha festeggiato i suoi 30 anni al Centro documentazione handicap (via Pirandello, 24). Ad aprire i festeggiamenti una lettura animata per i bambini, seguita dal laboratorio "Come una macchia". Piu' tardi, ci si domandera' "Se penso al Calamaio mi viene in mente cheà?" con voci, ricordi, riflessioni su 30 anni di un'esperienza unica nell'educazione alla diversita'. A conclusione della serata aperitivo in terrazza accompagnato dalla musica dei Fritto Mistico.
(Wel/ Dire)