(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 4 apr. - "Non e' piu' una giornata mondiale ma una settimana quella della consapevolezza sull'autismo che ci sta consentendo di favorire la raccolta fondi per la ricerca. Stiamo parlando della disabilita' che sta avendo un numero maggiore di presenza nella scuola italiana, ed e' una crescita costante". Lo dice Davide Faraone, sottosegretario all'Istruzione, in occasione della presentazione del libro 'Il bambino che parlava con la luce' di Maurizio Arduino, alla Camera dei deputati.
"Studiarne le cause ci consentira' di essere piu' efficaci nell'azione quotidiana- continua Faraone- e in questa sfida ci sta sostenendo anche la Rai promuovendo tanti spazi".
Nel libro di Arduino sono presentate "quattro storie diverse in cui pero' e' possibile rivedere tutti i soggetti coinvolti nei disturbi dello spettro autistico. La disabilita'- sottolinea il sottosegretario- non e' un monolite e i soggetti disabili vanno formati in base alle loro specificita', attraverso un'offerta formativa adattata alle differenti necessita'. E' vero che alcuni movimenti compiuti dalle persone autistiche possono essere simili- spiega il sottosegretario- ad esempio lo sfarfallio delle mani, la tendenza all'isolamento, lo sguardo fisso, ma non dobbiamo dimenticare che siamo di fronte a ragazzi con una loro soggettivita' su cui bisogna intervenire in maniera puntuale e specifica".
Davide Faraone lega il tema del sostegno scolastico a quello del rispetto del sistema dell'inclusione: "Su questo punto non torniamo indietro, non rimetteremo in piedi scuole o classi speciali. Per eliminare una serie di ipocrisie abbiamo bisogno di una grandissima formazione sul sostegno, focalizzandoci non solo sulla quantita' delle ore ma sulla qualita'. La societa', oltre la scuola, non conosce altri percorsi di inclusione- ricorda il sottosegretario all'Istruzione- e questo e' un ritardo che va colmato. La legge sull'autismo e' un fatto storico, cosi' come l'inserimento dell'autismo nei Lea e la legge sul 'Dopo di Noi', ma dobbiamo rafforzare gli eroi per scelta: gli insegnanti di sostegno e costruire gli strumenti per aumentare la loro consapevolezza".
La legge delega sul sostegno va in questa direzione. "Sono fiducioso- conclude- adesso dobbiamo costruire un percorso democratico per evitare che la nascita di un bambino disabile in una regione piuttosto che in un'altra determini differenze nel trattamento".
(Wel/ Dire)