(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 21 set. - "La 'Buona Scuola' non è stato un colpo di mano del governo: prima di diventare legge ha percorso un iter lunghissimo. E' un progetto partito un anno fa, prima con le 70 pagine del libretto rosso, poi con incontri, in qualche caso scontri e dibattiti: quasi un milione di persone ha interagito su questo tema". Lo ha detto nei giorni scorsi a Voci del Mattino, Radio1 Rai, il sottosegretario all'istruzione Gabriele Toccafondi, a proposito delle polemiche che accompagnano la riforma all'avvio dell'anno scolastico e in vista del nuovo incontro con i sindacati fissato per il 23 settembre.
"Al termine di questo processo abbiamo corretto la proposta, che poi è andata in Parlamento. Inizialmente con un decreto, trasformato poi in disegno di legge per dare più tempo al Parlamento stesso per interagire. E' stato lì 4 mesi, prima alla Camera poi al Senato e, dopo 5000 emendamenti, è stata posta la fiducia la legge è tornata alla Camera ed è stata definitivamente approvata a metà luglio. Dunque, non è vero, come sostengono alcune organizzazioni sindacali, che non c'è stato confronto. Tutt'altro...".
Quanto alla facoltà attribuita ai dirigenti scolastici di assumere gli insegnanti per chiamata diretta, ha aggiunto il sottosegretario, "credo che questa norma vada spiegata correttamente. Non è che un preside un giorno si sveglia e dice: oggi assumo Tizio, Caio o Sempronio. Il preside attinge dalla lista dei vincitori di concorso, a loro volta inseriti in elenchi territoriali e quindi ancora più circoscritti. A quel punto, il preside sceglie i nomi in base alle attitudini che più soddisfano le sue esigenze didattiche. Poniamo il caso gli occorra un professore di italiano o di inglese, sceglierà analizzando i curricula. Dunque, non a caso ma in base alle caratteristiche, ai requisiti dei docenti che riterrà più preparati rispetto alle sue necessità. Nessuna scelta arbitraria, voglio dirlo chiaramente. Ci sarà ovviamente un sistema di controllo, per accertare la trasparenza di ogni nomina effettuata. Il Provveditore territoriale ha la competenza in merito e l'operato del Preside verrà valutato dal Collegio dei Docenti. E il controllo dei colleghi - ha concluso Toccafondi - mi sembra davvero il migliore dei controlli possibili".
(Wel/ Dire)