(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 5 ott. - "È giusto difendere i ragazzi dalle ideologie di qualsiasi tipo, ma in loro non c'e' quella malignita' che c'e' negli adulti". A sostenerlo e' Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) interpellato a proposito della vicenda dello studente 16enne di Monza che sarebbe costretto dal preside - come sostiene la mamma - a seguire le lezioni dal corridoio "perche' gay".
"Quello che gli adulti non capiscono e' che e' giusto difendere i ragazzi da ideologie di qualunque tipo- ha spiegato Bianchi di Castelbianco- che possano portare confusione nello sviluppo e nell'equilibrio dei ragazzi. Ma e' diverso intervenire su quello di cui spontaneamente i ragazzi capiscono, si spiegano e si parlano tra loro. Una condizione, questa, dove non c'e' quella malignita' e quella vena di maldicenza, che invece alberga negli adulti".
Insomma, "gay o meno, nei ragazzi c'e' un concetto di tolleranza, comprensione e rispetto che gli adulti non hanno".
(Wel/ Dire)