Mamma denuncia: 'Discriminato'. Il preside: 'Non è vero'
(DIRE-DIREGIOVANI) Roma, 5 ott. - Tenuto fuori perché dalla classe perché "influenza negativamente gli altri ragazzini e vanno protetti gli altri bambini". Macché. "Mio figlio espulso dalla classe perchè è gay". Potrebbe esserci un caso di discriminazione dietro la sanzione nei confronti di uno studente di 16 anni, costretto a "seguire" le lezioni dal corridoio in istituto cattolico professionale di Monza, l'Ecfop.
Come ha riportato il Giornale di Monza, notizia poi rilanciata dal Fatto Quotidiano, il ragazzo è tenuto fuori dalla classe da mercoledì per scelta del direttore dell'istituto, secondo cui con i suoi comportamenti "influenza negativamente gli altri ragazzini e vanno protetti gli altri bambini". Al centro della questione, ha spiegato la mamma del giovane studente, una foto postata su Instagram in cui il ragazzo appare a petto nudo insieme ad un altro amico: "Non capisco dove sia il problema, la foto non l'ha scattata a scuola", ha sottolineato la donna che ha poi spiegato come il figlio non voglia più tornare fra i banchi.
Interpellato dal Giornale di Monza, il dirigente scolastico ha replicato: "Non facciamo discriminazioni sessuali né razziali", ma "la nostra attenzione è alla formazione professionale dei giovani, seguendo il dettame della pastorale sociale della Chiesa cattolica".
Mentre il padre ha detto che "denunceremo l'istituto", la mamma con una lettera al quotidiano locale ha invece posto delle questioni: "Chi vigila su mio figlio mentre è fuori da solo?", e ancora: "È questa l'accoglienza di cui si parla nell'Ecfop? Lei preferisce forse che io trasferisca mio figlio in un'altra scuola?".
(Wel/ Dire)