Con immagini archivio Indire, per 90 anni istituto ricerca
(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 5 ott. - Un percorso storico sulla scuola italiana, che racconta la nascita e lo sviluppo nel corso dei decenni di modelli didattici innovativi, attraverso le immagini e i documenti conservati nell'archivio Indire.
Questo il fil rouge della mostra "'Radici di futuro'.
L'innovazione a scuola attraverso i 90 anni dell'Indire", che è stata aperta a Firenze, Palazzo Medici Riccardi, dal 2 ottobre e che proseguirà fino al 22. Una storia ricostruita attraverso scatti fotografici dell'epoca (appositamente restaurati), che ritraggono alcuni momenti di apprendimento degli studenti, di attivita' laboratoriali, a partire dagli anni 20, passando dal fascismo al dopoguerra, fino ai giorni nostri. Le foto testimoniano attivita' didattiche basate sul concetto di imparare facendo: un approccio alternativo ai modelli tradizionali di tipo trasmissivo, che caratterizza vari momenti e passaggi della Scuola italiana.
La mostra nasce per celebrare i 90 anni di storia dell'Indire, nato nel 1925 a Firenze in occasione dell'inaugurazione della Mostra Didattica Nazionale, promossa dai pedagogisti Giuseppe Lombardo Radice e Giovanni Calo', con lo scopo di porre l'attenzione sui metodi didattici innovativi dell'epoca.
Nell'ambito della mostra, viene presentato un approfondimento su due significative figure della Scuola italiana. Un video inedito riguarda l'esperienza didattica di Bruno Ciari, punto di riferimento nel sistema dell'istruzione italiano, in particolare per la gestione sociale della scuola dell'infanzia e per la qualificazione del tempo pieno. Dal 5 al 25 ottobre sara' possibile visitare anche la mostra "La scuola di Mario Lodi" (Sala Spazi ex Circolo, via de' Ginori, 14). Promossa dall'Indire, l'esposizione e' organizzata dalla Fondazione casa delle arti e del gioco - Mario Lodi (Drizzona, Cremona) ed e' composta da una serie di pannelli fotografici che testimoniano i luoghi, i volti e l'ambiente di una realta' scolastica che ha contribuito in modo significativo al rinnovamento della pedagogia italiana e internazionale, aprendo nuovi orizzonti alle pratiche di insegnamento.
(Wel/ Dire)