(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 23 nov. - Alternanza scuola-lavoro. Quali gli obiettivi e quali i vantaggi di una delle misure chiave della legge 107 su 'La Buona Scuola'. Se ne e' parlato martedì scorso nella sede del ministero dell'Istruzione con il sottosegretario Gabriele Toccafondi e il capo dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione, Rosa De Pasquale, durante il seminario 'Rapporto scuola-lavoro: quale interesse per le imprese"'.
Davanti a una platea composta da imprese e personale scolastico, Toccafondi ha elencato gli obiettivi di quella che egli stesso definisce "l'aspetto della 107 a cui sono maggiormente affezionato e che mi appassiona di piu'": rafforzare le competenze tecnico professionali, contrastare la disoccupazione giovanile, ridurre lo 'skills mismatch' e contrastare la dispersione scolastica e formativa.
"Con l'alternanza scuola-lavoro- ha spiegato il sottosegretario- creiamo un dialogo, inesistente in passato, tra il mondo della scuola e quello del lavoro". Quando questi due settori dialogano, ha sottolineato, "non si possono che ottenere risultati importanti". Per quel che riguarda il primo e il secondo obiettivo, "in un Paese dove la disoccupazione giovanile sfiora il 41%, vuol dire che il sistema scolastico non e' stato all'altezza di formare i suoi ragazzi per il mondo del lavoro.
Con l'alternanza si inizia a lavorare sulle competenze non solo teoriche ma anche pratiche preparando sul campo i giovani verso una carriera professionale". Paradossale, secondo Toccafondi, "che a percentuali di disoccupazione giovanile cosi' alte corrispondano ben 49mila aziende che cercano lavoratori qualificati ma non li trovano ('skills mismatch' ndr)". Questo metterebbe in luce due aspetti, in primis "che manca il dialogo tra il mondo della scuola e quello del lavoro, ma soprattutto che i giovani qualificati non si trovano, perche' il sistema scolastico non forma a dovere i suoi studenti". Grazie alla 107, invece "oltre ai ragazzi verrebbero formati, i tutor scolastici e i tutor d'azienda" e si creerebbe quella sinergia "che tra le due realta' e' sempre mancata". Quindi la dispersione scolastica: "In Italia ha raggiunto picchi del 25%- ha concluso Toccafondi- l'alternanza scuola-lavoro non puo' che contrastare in maniera concreta questo fenomeno".
Il contrasto alla dispersione scolastica e' un obiettivo "che dobbiamo raggiungere- ha sottolineato anche De Pasquale- e ce lo chiede anche l'unione europea secondo la quale entro il 2020 dobbiamo ridurre di molto questa percentuale allarmante". Con la riforma "andiamo verso una scuola piu' europea e creiamo donne e uomini del futuro consapevoli e preparati".
(Wel/ Dire)