(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 16 nov. - "La prego, dal profondo del cuore: non ceda mai al vittimismo, alla rassegnazione, alla stanchezza. Sia sempre capace di affascinare i suoi studenti, di spronarli a dare il meglio, di invitarli a non cedere al cinismo e alla meschinita'". Cosi' il presidente del consiglio Matteo Renzi, in una lettera inviata ai docenti neo-assunti e pubblicata sul sito di Repubblica mercoledì scorso.
Renzi scrive: "Spero che possa festeggiare con la sua famiglia, con i suoi cari, con i suoi amici. Brindo metaforicamente al Suo lavoro. E mi permetto di chiederLe una cosa. Il Suo lavoro e' persino piu' importante del mio. Lei si occupa di educazione e non c'e' priorita' piu' grande per l'Italia dei prossimi anni. Lei lavorera' nella scuola piu' tempo di quanto io staro' al Governo. Lei ha la possibilita' di tutti i giorni di valorizzare i sogni e le passioni dei nostri ragazzi che sono il bene piu' prezioso che abbiamo".
Il presidente del consiglio inizia la sua lettera dando il benvenuto "nella comunita' delle donne e gli uomini che lavorano a tempo indeterminato per lo Stato. Le faccio i migliori auguri, a nome mio personale e a nome di tutto il Governo". E rimarca la differenza tra la 'buona scuola' e il precedente inquadramento. "Per anni le Istituzioni hanno permesso che si creasse un ingiustificato e odioso precariato tra i docenti. Conosco bene la rabbia e la frustrazione che tutto cio' ha provocato in molti suoi colleghi. Non poter assicurare continuita' educativa ai ragazzi, dover cambiare istituto ogni anno senza una progettualita', ricevere la lettera di licenziamento alla fine dell'anno scolastico anziche' gli auguri di buone vacanze".
(Wel/ Dire)