(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 9 nov. - La scuola e' alle prese con le nuove modalita' di pagamento delle supplenze brevi.
La nuova piattaforma non e' ancora perfettamente agibile e si saltella tra le varie funzioni con intenso scambio di 'ricette' tra colleghi. Si e' in attesa delle linee guida relative alla programmazione triennale dell'offerta formativa (PTOF) e al suo raccordo con i distinti piani di spesa (programma annuale) che anno per anno dovranno finanziare i programmi stessi. Ptof e Programma vanno visti alla luce della revisione in atto del DI 44.
La digitalizzazione dei processi amministrativi - di cui al DPCM 3 dicembre 2013 - impone infatti sacrifici sia di risorse umane sia strumentali delle istituzioni scolastiche. Sul punto sarebbe auspicabile un intervento centrale del MIUR per standardizzare le procedure e acquisire gli spazi web necessari per tutte le istituzioni scolastiche imponendo un titolario unico di protocollo al fine di consentire un agevole scambio di dati tra le scuole stesse.
Ma la grana piu' grossa e' quella relativa all'alternanza scuola - lavoro.
Il DL 107 prevede uno stage di 400 ore per gli studenti di tecnici e professionali dal terzo anno in poi, mentre per i licei sono 'solo' 200.
La difficolta' principale e' relativa al sistema Italia. In Italia la struttura industriale e' di tipo manifatturiero con una composizione fatta da mini e micro imprese. L'alternanza riguarda migliaia di studenti che dovranno essere collocati presso imprese che in moltissimi casi non sono in grado di accoglierli.
Non solo, tutti gli aspetti relativi alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro e' demandata alle scuole che - nonostante il fondo messo a disposizione da 'la Buona Scuola' pari a 100 milioni di euro - dovranno mettere mano al funzionamento riducendo cosi' i benefici ottenuti con il sostanziale raddoppio ad esso destinati sempre dal DL 107.
(Wel/ Dire)