Tanti quelli coinvolti. Grazie a progetto Miur-Mit
(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 9 nov. - Oltre 120mila studenti coinvolti, 4.400 classi e piu' di 670 scuole in tutta Italia.
Sono questi i dati illustrati nei giorni scorsi durante una conferenza stampa a Montecitorio a un anno dall'avvio dei progetti di educazione sulla sicurezza stradale, rivolto agli istituti primari e secondari e frutto della collaborazione interministeriale tra Miur e Mit.
Un progetto che ha coinvolto e che continuera' a coinvolgere personale interno ed esterno alle scuole. Quindi, ha spiegato il sottosegretario al ministero dell'Istruzione, Gabriele Toccafondi, "gli insegnanti ma anche associazione di genitori e amici di ragazzi scomparsi a causa di incidenti stradali - fondamentali per entrare in contatto con i piu' giovani - con le polizie municipali e con la Polizia stradale". Personale esterno quindi "che spieghi ai ragazzi la pericolosita' della strada". Tuttavia un ruolo di primo piano spetta sempre agli insegnanti: "Il primo passo deve essere il loro- ha spiegato ancora il sottosegretario, presente alla conferenza stampa insieme al viceministro al Ministero dei Trasporti, Riccardo Nencini- con le letture quotidiane dei giornali, riportando le notizie degli incidenti stradali, partendo magari proprio dalle esperienze che hanno colpito una classe o una scuola".
Centrale sara' anche il ruolo dei Comuni. A loro e all'amministrazione centrale dei due Ministeri, "il compito di "riproporre i 25 corsi nazionali, gia' codificati e con il materiale pronto" inseriti l'anno scorso in un portale, a disposizione di tutte le scuole.
Fino all'anno scorso, ha concluso Toccafondi, "le uniche iniziative erano affidate agli insegnanti che si muovevano in maniera autonoma, cercando risposte. Ora le cose sono cambiate e i numeri lo dimostrano, anche grazie alla collaborazione tra i 2 ministeri". La sfida di quest'anno, "e' quella di raddoppiare questi numeri". Entrando ancora di piu' "in tutte le scuole d'Italia. Perche', lo dicono i dati Istat sulle morti per incidenti (9 morti al giorno nel 2014, ndr) c'e' sempre piu' bisogno di educazione stradale".
(Wel/ Dire)