SCUOLA. Studenti anche se pazienti, al via workshop nazionale
Scuola in ospedale, realtà dai diversi bisogni formativi
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 23 mar. - "Tu maestra hai la scuola nella borsa". Con questa frase, semplice ma particolarmente evocativa, si è aperto il workshop 'Scuola in ospedale e a domicilio'. Una frase che uno studente ospedalizzato ha detto alla sua insegnante. A raccontare cosa significa fare scuola in una struttura ospedaliera, leggendo una lettera della docente in questione, è stata Franca Ida Rossi, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Via Maffi di Roma.
"Ogni giornata scolastica - prosegue la docente nella lettera - esce fuori dai percorsi e traccia sempre nuove strade. È vero, porto la scuola nella borsa, porto un pezzetto di vita normale a bambini che interrompono la vita di bimbi per diventare pazienti". E la scuola in ospedale, come la possibilità di avere un'istruzione a domicilio, offre l'opportunità ma sopratutto garantisce il diritto di continuare ad essere studenti. Una realtà che vede - secondo i dati relativi all'anno scolastico 2013/2014 - 72.625 studenti coinvolti dalla scuola in ospedale, 240 scuole in strutture ospedaliere e 1016 docenti coinvolti. Per quanto riguarda l'istruzione domiciliare sono 1235 gli studenti che usufruiscono del servizio e 3448 i docenti coinvolti. Una realtà complessa che - secondo quanto emerso da un'indagine condotta da Miur, ITD-CNR, Servizio MEDIT Politecnico di Milano - ha bisogni formativi particolari e differenti. Necessità connesse alla realtà lavorativa e alla dimensione psicologica e relazionale affinché si possano acquisire competenze legate alla gestione della sofferenza e alla psicologia dell'età evolutiva; come il bisogno di avere conoscenze tecnologiche, tecniche e innovative.
Presentato anche il nuovo portale dedicato alla scuola in ospedale (http://pso.istruzione.it) con una sezione interamente dedicata alla formazione specifica. Uno spazio all'interno del quale saranno presenti nuovi materiali e contributi dedicati alla formazione in servizio dei docenti in ospedale e una sezione sperimentale per la creazione e l'attivazione di classi virtuali a supporto dei processi formativi e didattici degli studenti ospedalizzati e/o a domicilio.
Il seminario è stato promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Direzione generale per lo Studente, la Partecipazione e l'Integrazione - in collaborazione con il Politecnico di Milano (Metid) e con il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto tecnologie didattiche di Genova). All'incontro partecipano circa 250 tra dirigenti scolastici e docenti con l'obiettivo di presentare le nuove frontiere dell'insegnamento a distanza, della 'scuola fuori della scuola', con cui il Miur assicura il diritto all'istruzione anche a chi è impossibilitato a frequentare per gravi motivi di salute.
(Wel/Dire)
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