(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 23 mar. - Una montagna di autografi e foto ricordo, poi le domande dei piccoli studenti.
Festa alla scuola elementare 'Carlo Pisacane', che ha ricevuto nei giorni scorsi la visita dei giocatori della Roma, Kouassi Gervinho e Miralem Pjanic, letteralmente sommersi dall'affetto dei bambini per la quinta tappa dell'iniziativa 'A scuola di tifo' organizzata in otto scuole della periferia della città dalla fondazione giallorossa Roma Cares con il supporto di psicologi didatti per sensibilizzare i ragazzi su temi come il coraggio, il fair play, il bullismo e oggi il razzismo.
Insieme al sindaco di Roma, Ignazio Marino, all'assessore capitolino a Sport e Scuola, Paolo Masini, e al ceo dell'As Roma, Italo Zanzi, i due calciatori si sono concessi alla curiosità degli alunni di una delle scuole più multietniche della Capitale: l'ivoriano e il bosniaco hanno raccontato le loro vite, partite da infanzie complicate, tra povertà e guerra, prima di arrivere al successo. E lo hanno fatto tramite la proiezione di due video di Draw my life, in cui gli stessi giocatori hanno disegnato i momenti più significativi della loro crescita.
Poi spazio alle domande: 'Cosa significa per voi la scuola?', hanno chiesto i bimbi. 'Hai mai subito discriminazioni razziali?', la domanda per Gervinho, e per Pjanic: 'Come ti senti dopo aver perso una partita?'. "Sto male, ci penso sempre e non riesco a dormire", la risposta del centrocampista giallorosso.
"È stato un appuntamento bellissimo, un evento straordinario con i giocatori della Roma per dire, ancora una volta, quanto lo sport sia importante per dare dignità a tutti. Abbiamo ascoltato delle storie bellissime come quella di Gervinho che ha dovuto superare tre test nel suo Paese prima di avere le scarpette per giocare", ha commentato il sindaco.
"Ho chiesto ai bambini: 'Voi lo sapete chi è il più bravo in matematica e chi in italiano?'. E loro lo sapevano, così come in una squadra si sa a chi passare la palla per fare gol. Se noi possiamo scegliere nella vita e nella società sulla base del merito- ha aggiunto Marino- vinciamo tutti, così come nel calcio".
Questo, ha sottolineato Masini, "è un progetto al quale teniamo molto. Oggi è stata una giornata molto particolare, sia per i giocatori che sono venuti, sia per la scuola dove ci troviamo. Stiamo chiedendo alle grandi società sportive di Roma di essere a disposizione della città, e la Roma lo sta facendo a 360 gradi. Dal prossimo anno- ha concluso l'assessore- inseriremo questo progetto nel Pof con la partecipazione delle varie federazioni sportive e delle grandi aziende romane, per promuovere quei valori che devono essere radicati nella città a partire dalla formazione".
Al termine dell'iniziativa 'A scuola di tifo', la Roma porterà una rappresentanza dei bambini di tutte le scuole partecipanti - saranno altre tre oltre alle cinque già coinvolte - allo stadio Olimpico per una giornata di festa: l'intenzione, poi, è quella di finanziare la costruzione e la ristrutturazione di strutture per le scuole romane.
(Wel/Dire)