(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 2 mar. - Una risorsa preziosa che si consuma a vista d'occhio, sono le spiagge italiane. "La costa Emiliano-Romagnola da Cattolica alla foce del Po costituisce una fascia continua per 130 chilometri, larga da poche decine di metri a qualche km. Di essi, decine e decine urbanizzati come se fossero un'unica città. Molto presenti sono i fenomeni dell'erosione costiera e di subsidenza. Negli ultimi 35-40 anni a Cesenatico si sono registrati valori di abbassamento del suolo di -110/115 centimetri". L'allarme lo lancia Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi, che venerdì 27 al Teatro Boldini di Ferrara ha incontrato più di 200 studenti. 'Rispetto e salvaguardia del territorio italiano' è il tema della conferenza organizzata dal Liceo Ariosto di Ferrara. Il Cng definisce "importanti" i geo-rischi presenti in Emilia - Romagna, come quello idrogeologico e sismico. "Nell'Appennino Emiliano - Romagnolo le frane mappate sono circa 70mila e molte di esse hanno grandi dimensioni- spoega Graziano- coinvolgendo aree di svariati chilometri quadrati. Circa il 20% del territorio collinare e montuoso della regione è in frana. Ben 2161 km di strade sul territorio regionale sono interessati da frane, di cui 615 da frane classificate come attive".
Nonostante tutto ciò "ancora non c'è la geologia nei programmi formativi delle scuole", denunciano i geologi del Cng, ed allora "sono le stesse scuole italiane che organizzano eventi per portare la geologia in classe. I geologi sono stati a Ferrara, città duramente colpita dal terremoto nel 2012, grazie ad una "straordinaria" iniziativa promossa dal Liceo Ariosto. "Con questa collaborazione il Liceo Ariosto- dice il Dirigente scolastico, Mara Salvi- vuole sottolineare anch'esso il ruolo della prevenzione e del rispetto ambientale. Sempre più frequentemente in questi ultimi tempi assistiamo inermi a disastri annunciati: alluvioni, frane, erosione della linea di costa, crolli che seguono eventi sismici. La colpa è sempre attribuita a eventi esterni ritenuti eccezionali". Tutto questo, ricorda Salvi, "comporta gravi danni economici, centinaia di milioni di euro, ma soprattutto troppe morti. E' assolutamente necessario che i giovani comprendano che la sicurezza è un obiettivo fondamentale, prevenire è molto più economico che gestire una emergenza ed una ricostruzione. Bisogna che anche nel nostro Paese ci sia un salto di qualità nella prevenzione e nella sensibilità ambientale, a partire dalle scuole".
(Wel/Dire)