Così ministro Istruzione prima dell'audizione al Senato
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 2 mar. - "Il decreto sulla Buona Scuola sarà presentato al Consiglio dei ministri il prossimo 3 marzo". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, prima di iniziare l'audizione in settima commissione del Senato.
"Con il progetto educativo della buona scuola siamo passati da una prospettiva di scuola che possiamo alla volontà progettuale di una scuola che vogliamo e la scuola che vogliamo si fonda su alcuni punti fondamentali: rendere possibile l'autonomia scolastica già prevista dalla legge ma che ad oggi non è pienamente attuata e quindi di conseguenza dare alle istituzioni scolastiche l'organico dell'autonomia, ovvero i docenti necessari a realizzare gli obiettivi formativi", ha sottolineato Giannini nel corso dell'audizione. "Al primo punto c'è il piano assunzionale straordinario attraverso il quale poter potenziare l'offerta formativa e quindi garantire il miglioramento del curriculm dello studente".
Rispetto al curriculum dello studente "intendiamo potenziare quelle capacità e competenze collegate alla cittadinanza attiva e quindi l'educazione ambientale e al patrimonio culturale, le abilità linguistiche e tecnologiche - ha proseguito - Intendiamo anche rinforzare le competenze fondamentali e quindi l'italiano, gli studi matematici e scientifici nonché, a partire dalla scuola primaria, l'arte e l'educazione musicale". Le scuole potranno "realizzare un proprio curriculum e quindi avranno spazi di flessibilità interna sulla base delle linee guida nazionali". "Questo aiuterà anche l'orientamento degli studenti" anche perché un altro punto fondamentale del decreto sarà l'alternanza scuola-lavoro: "alla dimensione conoscitiva abbiamo immaginato la necessità di rafforzare la dimensione applicativa quindi il saper fare - ha spiegato Giannini - potenziando l'alternanza scuola lavoro, la formazione tecnica e professionale e i laboratori". "Dobbiamo avere la consapevolezza del fatto che i fabbisogni non sono uguali in tutta Italia, le cattedre scoperte non sono distribuite uniformemente su tutto il territorio quindi il piano assunzionale seguirà questo tipo di fabbisogni, i docenti in più verranno assegnati a scuole o a reti di scuole tenendo conto delle esigenze specifiche".
"Altro obiettivo fondamentale del decreto su la buona scuola - ha concluso il ministro - è la lotta alla dispersione scolastica che non si combatte con una sola misura ma si combatte progressivamente con una visione del sistema e una serie di soluzioni che incidano in termini quantitativi e qualitativi diversificati a seconda delle realtà".
(Wel/Dire)