SCUOLA. Bologna, 12enne a Parigi per finalissima matematica
È uno dei 5 italiani per sua categoria, frequenta medie Malpighi
(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 25 mag. - Ha 12 anni ed è già un piccolo genietto della matematica e della logica: si chiama Matteo Ensini, frequenta la seconda media della scuola Malpighi di Bologna e quest'estate volerà a Parigi per partecipare alla finalissima della 22° edizione dei Campionati internazionali di giochi matematici promossa dal centro Pristem dell'Università Bocconi di Milano. Della sua categoria, che comprende gli alunni di prima e di seconda media, a Parigi andranno solo in cinque dall'Italia e uno è proprio lui. Appassionato di matematica fin dalle scuole elementari, Matteo e gli altri quattro sono stati selezionati nella finale italiana che si è tenuta sabato scorso a Milano: nella sua categoria si sfidavano in 713 e Matteo è arrivato quinto. "Lo hanno chiamato tra gli ultimi, tanto che pensava di non avercela fatta. È stato contentissimo, mi ha subito cercato per dirmelo", spiega il suo professore di Matematica nonchè preside delle medie Malpighi, Paolo Bassani. Dalle medie Malpighi, oltre a Matteo, era partito alla volta di Milano anche un altro ragazzo di prima media, che però non si è classificato. I quesiti erano nove, e oltre alla correttezza contava anche la velocità nell'esecuzione del test e basta pensare che il ragazzo che non è passato non ci ha messo più di un quarto d'ora. Il percorso che ha portato Matteo a essere in finalissima, spiega il preside Bassani, è partito nell'autunno scorso, quando c'è stata la prima competizione interna alla scuola. "Lui ha partecipato ma era un po' scettico, e non è stato tra i primi tre che venivano premiati. In marzo, poi- prosegue il docente- ci sono state le semifinali nazionali, che per la provincia di Bologna si tenevano al Copernico. Lì è stato selezionato ed è risultato tra gli ammessi alla finale di Milano". Nei quesiti che i piccoli 'genietti' devono affrontare ci sono delle domande di logica e di matematica: un esempio può essere quello di calcolare al volo di quanti cubi è composta una piramide a gradoni tipo quelle azteche a partire dal numero dei piani, oppure cimentarsi con le combinazioni numeriche. "Si tratta soprattutto di esercizi di ragionamento logico", spiega Bassani, che è molto orgoglioso di avere un suo alunno nella finalissima che si terrà ad agosto a Parigi. Ma che tipo è questo Matteo? "E' un tipo molto particolare, un po' genialoide e sicuramente molto sveglio. Ama distinguersi e odia sbagliare- spiega il professore- in classe capisce le cose al volo e spesso si ferma a ripetere e a spiegare agli altri, anche se dice che a volte questo un po' lo annoia". E' uno degli studenti che chiede approfondimenti, spiega il prof, "a cui piace guardare le cose da più punti di vista. In classe, un po' gli danno del secchione, un po' sono contenti e si meravigliano di come faccia a capire le cose così velocemente". Certo, ogni tanto qualche battuta sul suo essere 'nerd' si fa, scherza il docente.
Bassani spiega che di ragazzini così svegli, dotati di "capacità di intuizione immediata", non ne ha avuti tanti, nei 15 anni di insegnante di matematica, circa uno su 250. "Me ne ricordo almeno altri due, sempre maschi, e una ragazza". Contentissimi anche i genitori di Matteo, che non sono matematici ma lo incoraggiano. "Si parla sempre male delle medie, normalmente considerate 'un buco nero'- commenta la dirigente dell'istituto Malpighi Elena Ugolini- questo ragazzo di talento si è messo in gioco con grande serietà e la sua storia dimostra quanto sia importante coltivare i talenti fin dalle scuole secondarie di primo grado".
(Wel/ Dire)
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