La nuova rete Garr in fibra ottica per la ricerca e l'istruzione
(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 4 mag. - Si chiama GARR-X Progress il progetto che ha realizzato in soli 2 anni una rete di nuova generazione completamente in fibra ottica, in grado non solo di colmare il divario digitale esistente nel Paese, ma di far diventare il Sud Italia un vero e proprio laboratorio di innovazione, anticipando le altre regioni grazie ad una rete che per la prima volta arriva alla velocità di 100 Gbps. Il progetto è stato realizzato da GARR, la rete nazionale a banda ultralarga dedicata al mondo della ricerca e dell'istruzione, nata per offrire connettività ad altissime prestazioni e permettere collaborazioni multidisciplinari tra studenti, docenti e ricercatori di tutto il mondo.
È stato reso possibile grazie al forte sostegno del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che ha messo a disposizione i fondi europei del Piano di Azione e Coesione, ovvero un finanziamento di 46,5 milioni di euro di cui 5,5 milioni dedicati al collegamento delle scuole. Il progetto coinvolge le 4 regioni italiane della convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) dove gli indicatori europei sulla competitività e innovazione tecnologica sono al di sotto della media UE, basti pensare che l'uso regolare di Internet è intorno al 40% mentre gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea sono fissati al 75%.
Grazie al progetto, realizzato in tempi record e che si concluderà a giugno 2015, oggi quasi tutto il territorio del Sud Italia ha a disposizione una piattaforma tecnologica ancora più avanzata rispetto al resto del Paese. Venti atenei con oltre 100 facoltà, centinaia di scuole, centri di ricerca, accademie, conservatori, istituti di ricerca medica, istituti culturali (tra cui musei, archivi e biblioteche) per un totale di circa 500mila utenti che possono beneficiare di un'elevata velocità di accesso alla rete e dell'interconnessione con le altre reti della ricerca europee e mondiali.
"GARR-X Progress ha realizzato qualcosa di davvero concreto per il Sud Italia grazie a un finanziamento pubblico, sottolinea Claudia Battista, vicedirettore GARR e coordinatrice del progetto. Ci siamo misurati con degli obiettivi molto impegnativi e abbiamo fatto tesoro di tutta la nostra esperienza.
Un'importante novità del progetto riguarda il collegamento in fibra ottica delle scuole: attualmente sono circa 50 gli istituti scolastici ad essere connessi a 100 Mbps simmetrici, mentre altri 80 verranno collegati entro fine giugno raggiungendo anche aree distanti dai grandi centri dove è particolarmente forte il divario digitale.
Gli istituti collegati stanno sperimentando processi di apprendimento completamente nuovi, dalle lezioni a distanza alla realizzazione di innovativi spazi di formazione, fino alla possibilità di partecipare a corsi di orientamento universitario online. Il nostro obiettivo è quello di favorire una didattica sperimentale e innovativa di qualità rafforzando il legame tra scuola, università e ricerca creando un sistema di formazione integrato d'eccellenza a livello nazionale, in linea con il Piano Nazionale Scuola Digitale predisposto dal MIUR e in analogia con quanto già avviene nelle altre reti della ricerca europee e mondiali. Il feedback che ad oggi stiamo ricevendo dalle scuole collegate è davvero molto positivo e speriamo sia da traino anche per altre scuole su tutto il territorio nazionale." Infine, il progetto ha messo in campo anche dei percorsi di formazione sull'uso, la valorizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture digitali rivolti a tecnici delle scuole, giovani laureati e ricercatori, con l'obiettivo innanzitutto di accrescere le competenze digitali. Le zone del Sud potranno così essere in prima linea nella partecipazione ai programmi di ricerca e sviluppo nazionali ed europei coinvolti in Horizon2020, con un vantaggio per l'intera nazione.
(Wel/Dire)