SCUOLA. Renzi: Chi contesta ha tutto diritto
"Ma il giorno dopo, per favore, entriamo nel merito"
(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 4 mag. - "Siamo aperti a ogni modifica se finalizzata all'interesse dei ragazzi e di chi la scuola la vive, giorno dopo giorno. Sul tema della scuola non faremo un decreto legge, non procederemo con strumenti d'urgenza". Cosi' Matteo Renzi, nella e-news.
"Chi contesta- aggiunge il premier- ha tutto il diritto di farlo. Ma il giorno dopo, per favore, entriamo nel merito. Punto per punto. La scuola è un bene troppo prezioso per lasciarlo alle ideologie e agli slogan. Noi siamo pronti a cambiare. Ma la scuola è di famiglie, professori, studenti: non può essere lasciata agli addetti ai lavori".
Nella e-news Matteo Renzi cita "le polemiche da parte dei professori" che definisce "comprensibili. Difficile smontare il senso di rabbia per una politica che ha lasciato indietro la scuola per troppi anni. Vorrei, se possibile, discutere nel merito".
Noi, dice il presidente del consiglio- "siamo il Governo che ha messo piu' soldi di tutti sull'edilizia scolastica (e ancora non basta). Che propone l'assunzione di oltre centomila precari. Che vuole istituire un fondo per la valutazione del merito dei professori, per il diritto allo studio e soldi per la formazione dei docenti (500 euro l'anno a testa, non per la finta formazione arrangiata, ma a disposizione dell'insegnante). Che vuole responsabilizzare il preside, che non sara' certo uno sceriffo, ma non puo' neanche essere un passacarte di circolari ministeriali. Sul testo, siamo aperti. Abbiamo gia' stralciato la riorganizzazione degli organi collegiali e anzi daremo piu' ruolo al consiglio di istituto".
Renzi conclude: "Siamo pronti a discutere nel merito di come valutare i professori. Non e' possibile che si chieda ai ragazzi di fare del proprio meglio e contemporaneamente si abbia paura del merito: la stagione del 6 politico e' finita, voglio sperare".
(Wel/Dire)
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