(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 22 giu. - "Il premier Matteo Renzi ha annunciato che bloccherà il progetto di riforma 'Buona Scuola' a causa del numero eccessivo di emendamenti presentati al Senato facendo saltare le assunzioni previste. Ha altresì affermato che si confronterà con i soggetti sociali solamente un giorno a luglio e in seguito sarà il governo a decidere", così una nota dell'unione degli studenti.
"Apprendiamo a mezzo stampa che il premier Matteo Renzi avrebbe annunciato l'impossibilità di procedere con il piano delle assunzioni previsto all'interno de La Buona scuola a causa dei tempi dilatati della discussione in Senato - dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti- il Premier distorce la realtà attribuendo le cause dei propri fallimenti alle opposizioni, mentre da mesi il mondo della scuola e la società civile si sono mobilitati rivendicando lo stralcio delle assunzioni proprio per permettere una più democratica e distesa discussione parlamentare senza che ciò inficiasse sul futuro dei tanti precari illusi dal Governo stesso. Siamo di fronte all'ennesimo ricatto di un Governo che evidentemente è stato messo seriamente in difficoltà da chi si è opposto al ddl Renzi nelle piazze e nelle scuole".
"Chiediamo il ritiro dell DDL che fa acqua da tutte le parti e la difficoltà del Governo ne è l'ennesima dimostrazione - continua Lampis - con una riscrittura della riforma da parte delle parti sociali. Noi studenti abbiamo chiara in mente la nostra idea di scuola: la proposta 'AltraScuola'. Abbiamo delineato proposte diametralmente opposte a quelle del Governo, partendo dall'abbattimento della dispersione scolastica, dalla garanzia del diritto allo studio per tutte e tutti, da finanziamenti certi, una didattica cooperativa, una idea diversa di alternanza scuola-lavoro, programmi attualizzati, l'innalzamento dell'obbligo scolastico, l'abbattimento del numero di alunni per classe".
"Quello proposto da Renzi non è reale ascolto, il premier continua a non tenere conto delle mobilitazioni che hanno visto centinaia di migliaia di studenti e docenti scendere in piazza proponendo un'alternativa - conclude l'Unione Degli Studenti - per questo saremo domani al presidio al Pantheon organizzato dai docenti in mobilitazione e nelle prossime settimane proseguiremo la lotta contro questo disegno di legge, che continueremo ad osteggiare scuola per scuola anche a partire dal prossimo anno scolastico".
(Wel/ Dire)