(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 15 giu. - Rafforzare la cooperazione tra Italia e Cina, in vista del Forum sull'innovazione che si terrà a Pechino a Novembre. È questo il tema dell'incontro tra il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini e il vicepremier cinese, Wong Yang nel padiglione di Intesa Sanpaolo all'Esposizione universale. L'appuntamento è nell'ambito del China day di Expo 2015.
Al centro del dibattito - avvenuto alla presenza del presidente di Expo, Diana Bracco e del direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccicchè - le eccellenze agroalimentari italiane, lo sviluppo sostenibile e la collaborazione tra i due Paesi in ambito scientifico, produttivo e tecnologico.
"L'agro-alimentare- ha detto il ministro Giannini nel corso del suo intervento- è nei nostri due Paesi un settore di enorme importanza dal punto di vista economico e sociale, e l'agricoltura costituisce la principale risorsa per sostenere un pianeta sempre più popolato e con crescenti aspettative di vita e benessere". Molte quindi le azioni in sinergia per quel che riguarda il settore tra Cina e Italia, tra queste ha spiegato il ministro "le misure per migliorare le conzioni socio-economiche degli agricoltori - previste nella strategia quinquennale del nostro Paese per la ricerca e l'innovazione (PNR) che prevede tra le priorità il comparto agroalimentare - e le tecniche innovative per migliorare la tracciabilità e la produttività del cibo".
E ancora, degni di nota, lo sviluppo "di nuovi materiali per l'imballaggio, ecosostenibili che consentano agli imballaggi di monitorare lo stato di conservazione dei prodotti" e la realizzazione "di nuovi materiali utilizzando scarti agricoli o alimentari". Per fare tutto questo "dobbiamo impegnarci ancora di più- ha sottineato il ministro- per il miglioramento della conoscenza reciproca, sviluppando la preparazione interdisciplinare e la mobilità di ricercatori e studenti in particolare nel settore agroalimentare", e quindi "incrementare e migliorare gli scambi industriali e commerciali a beneficio delle intere popolazioni dei nostri due Paesi e la mobilità reciproca a tutti i livelli". "È nostra convinzione- ha concluso Giannini- che solo aumentando il flusso di studenti e ricercatori cinesi in Italia e italiani in Cina sia possibile rendere più fluido il processo di scambi reciproci in tutti i settori scientifici e tecnologici. Tale ampio programma deve continuare a coinvolgere anche gli studenti delle scuole medie e superiori".
(Wel/ Dire)