(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 26 gen. - L'ambiente come materia di insegnamento scolastico "in linea teorica e' una scelta molto positiva", "pero' non bisogna trasformarla in una materia di scuola 'fredda'". A spiegarlo, a Diregiovani, Mario Tozzi ricercatore presso il Cnr e noto divulgatore scientifico, a commento della conferma da parte di Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, dello sbarco dell'ambiente tra le materie di insegnamento "dal prossimo anno".
In genere, spiega Tozzi, "l'ambiente nell'insegnamento scolastico e' relegato a delle finestre, non fa parte dei programmi, non c'e tempo per farlo. Portarlo nel programma, farlo studiare come ad esempio la biologia o la fisica e' positivo.
L'unica domanda che mi faccio e' se il corpo insegnante sara' preparato". Certo, sottolinea, per una buona riuscita "e' importante che i libri siano fatti bene, che gli insegnanti siano messi nelle condizioni di poterlo fare al meglio, servirebbero corsi di formazione".
Si tratta comunque di una notizia, ripete Tozzi, "largamente positiva. Parliamo comunque di una disciplina scientifica.
L'ambiente non e' passeggiata in campagna, tratta di grandi questioni". Sull'approccio che potranno avere gli studenti, considerando che la materia si studiera' nelle scuole elementari, medie e superiori, Tozzi e' ottimista: "Io avevo gia' scritto dei libri di testo per le superiori- spiega- sono temi facilmente appassionanti, riguardano questioni quotidiane". Si tratta, in linea teorica, di temi tutti "stimolanti- conclude- ma è importante che siano poste con molta attenzione: non bisogna trasformarla in una materia di scuola 'fredda'" e comunque "credo che alle scuole elementari trovera' orecchie piu' sensibili".
(Wel/ Dire)