(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 19 gen. - "La ministra Giannini intervenga per impedire che si verifichino nuovamente interferenze, come quella dell'assessore della Regione Veneto Elena Donazzan, che non solo sono inadeguate e irresponsabili, ma nuocciono agli studenti e al lavoro svolto da dirigenti e insegnanti". Così Simona Malpezzi, deputata del Partito Democratico e componente della commissione Cultura, Scienze e Istruzione, in un'interpellanza al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. La richiesta di Malpezzi nasce dalla circolare che l'assessore Donazzan ha inviato lo scorso 9 gennaio ai dirigenti scolastici della regione Veneto con oggetto 'Terrosimo islamico: parliamone soprattutto a scuola'.
"Chiedere formalmente ai dirigenti scolastici di adoperarsi perché i genitori dei bambini musulmani condannino apertamente la strage di Parigi, dichiarando fallito il modello di integrazione adottato in Europa, è solo il risultato di una strumentalizzazione politica grave e irresponsabile- spiega Malpezzi- mostra inadeguatezza a comprendere e gestire una fase tanto complessa e delicata".
"La tragedia francese richiede, invece, una risposta di coesione tra le culture che compongono la nostra società e le nostre scuole. Sarebbe auspicabile che il ministero intensificasse le politiche scolastiche per l'integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana e la verifica della loro attuazione e- aggiunge la deputata Pd- intervenisse al potenziamento degli organi istituti presso il Miur, con l'obiettivo di monitorare e potenziare l'attività di integrazione nelle nostre scuole".
"Invece di promuovere iniziative come quella dell'assessore Donazzan dovremmo impegnarci per costruire una via italiana alla scuola interculturale e all'integrazione degli alunni stranieri- conclude Malpezzi- Cultura, educazione, integrazione e inclusione sociale sono strumenti fondamentali per non imbarbarirsi: l'identità europea non è inconciliabile con l'integrazione e questo è un processo che comincia proprio dalle scuole e tra l'altro molti istituti, anche in Veneto, stanno lavorando in questa direzione".
(Wel/ Dire)