Prevenzione settore cruciale per salvarsi. Il futuro? Vedremo
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 19 gen. - "Ho dato tre anni della mia vita per studiare la Geologia, conoscere i rischi, capire come funziona la terra: riuscire a prevenire catastrofi legate al comportamento dell'uomo è fondamentale". Per Dino Di Renzo la laurea Triennale che conseguirà in primavera ha un sapore particolare. Oltre 12 anni fa infatti frequentava la quinta elementare della scuola a San Giugliano di Puglia. Il 31 ottobre del 2002, il terremoto causò il crollo dell'edificio: morirono 27 bambini e una maestra. Dino riuscì a salvarsi, ma rimase oltre sei ore sotto le macerie. "Rimasi più di 6 ore sotto le macerie del crollo della scuola- racconta, ricordando solo brevemente quel tragico evento- avevo 10 anni e frequentavo la quinta elementare".
Meglio, invece, parlare di oggi, della voglia di rendersi utile: "Oggi ho fatto una scelta di vita: diventare geologo". Il suo sogno si avvererà in Primavera, "mi laurerò verso aprile-maggio", conferma a Diregiovani, poi seguirà la specializzazione.
"Sarebbe importante cercare di far diventare la Geologia un argomento che dia la possibilità a tutti di conoscere i rischi- auspica- e iniziare a sapere come funziona la terra, per evitare catastrofi legate all'uomo". Per Dino la prevenzione è importante, serve "cercare di informare il più possibile i cittadini". Come, allo stesso tempo, "serve dare la possibilità ai bimbi di avvicinarsi alla geologia, per capire come funziona la natura, spero meno disagi e catastrofi". Se una persona "manda il figlio a scuola, deve avere la prontezza di chiedere certificati, serve muovere i cittadini 'normali' su questo per la prevenzione. Vediamo il Molise, ad esempio: il 70% degli edifici adibiti a scuole è sismicamente inadeguato".
Come conferma anche Domenico Angelone, presidente degli Geologi del Molise, "il patrimonio edilizio scolastico della regione è, infatti, perfettamente in linea con la media nazionale: circa il 70% degli edifici adibiti a scuole è inadeguato sotto il profilo sismico. Un dato allarmante che acuisce il dolore per quelle perdite di giovani vite che questo Paese non avrebbe dovuto consentire".
Proprio di questo, e non solo, si è parlato, all'Auditorium ex Palazzo Gil, a Campobasso, a una convention di geologi assieme a 200 studenti del Molise. Tra gli invitati, appunto, anche Dino Di Renzo, che però come tanti suoi coetanei si interroga su quale sia il futuro che questo Paese riserva ai giovani, soprattutto a quelli che si dedicano alla ricerca. "È importante il lavoro del geologo, come lo è preservare il territorio- dice ancora a Diregiovani- il mio sogno sarebbe quello di lavorare in Italia, il nostro Paese a livello geologico è il massimo. Dall'estero arrivano esperti per vedere il nostro lavoro. Bisogna valorizzare la figura del geologo. Se mi sarà permesso di fare qui il mio lavoro bene, altrimenti sarò costretto ad andare all'estero. Mi mancano due anni di specialista, dopo ci penserò seriamente. Dove potrei andare? Da noi si fa meno ricerca, di più sicuramente in Germania, Francia o in Sudamerica, ad esempio il Cile. E poi ancora il Giappone, la Cina o in Africa. È presto per pensarci, spero che in Italia qualcosa cambi perché vorrei rimanere qui".
(Wel/ Dire)