(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 12 gen. - "È giunto il momento di cambiare verso e di non tollerare più i 'troppo furbi di ogni età' in ogni ambito, a maggior ragione nella scuola: luogo primario di educazione alle regole e al civismo". Lo scrive su Facebook il Sottosegretario all'Istruzione dopo la visita all'Istituto Comprensivo "Santi Bivona" di Menfi, in provincia di Agrigento, apparsa sulla stampa per l'alta percentuale di docenti e di personale Ata beneficiari della legge 104.
"I numeri emersi nella provincia di Agrigento sono veramente allarmanti. Mi dicono- aggiunge Faraone- che il fenomeno riguardi anche altri comparti del pubblico servizio ma nella scuola è una vera e propria 'calamità innaturale' tra l'altro in una provincia dove il bisogno di scuola e istruzione è fondamentale".
Secondo dati del provveditorato provinciale, scrive Faraone, "una parte considerevole di docenti e personale Ata, soprattutto nella scuola dell'infanzia e nella primaria di primo e secondo grado, ovvero in quelle fasce in cui, mancando i posti è più difficile ottenere la mobilità, potrebbe aver fatto in modo di ottenere il riconoscimento della legge 104/1992, ovvero lo status di disabile, per migliorare la propria condizione lavorativa e rimanere vicino casa. Questo- continua il Sottosegretario- vuol dire che tutti gli altri colleghi, corretti e con il senso dello stato e delle regole, si sono viste negare richieste di trasferimento per via di questi 'inamovibili'. Sì, perché il 100% dei trasferimenti in provincia di Agrigento (per docenti della scuola dell'infanzia e della primaria e per assistenti amministrativi e collaboratori scolastici) finora è avvenuto solo per i beneficiari della 104".
Dalla ricognizione nelle scuole della provincia di Agrigento è emerso che nella scuola dell'infanzia il 35% dei docenti (327 su 928 insegnanti) è fruitore della 104, mentre per la primaria si tratta del 22% (379 su 1.773). Percentuali considerevoli anche per il personale Ata: risultano lavoratori con gravi disabilità o costretti ad assistere familiari in difficoltà il 25% degli assistenti amministrativi, il 23% degli assistenti tecnici, il 27% dei collaboratori scolastici.
"Io- scrive sul social network Faraone- queste percentuali messe a disposizione del provveditorato ve le dico perché storture come questa vanno assolutamente corrette. So anche che la media di assenze nazionali dei docenti è relativamente bassa rispetto ad altri comparti, per il loro senso del dovere. Tranne queste macroscopiche 'eccezioni', che vanno isolate e punite come dice la legge. Se vogliamo #labuonascuola non dobbiamo tutelare soltanto studenti e edifici, ma anche gli insegnanti che con passione e integrità svolgono la loro professione".
(Wel/ Dire)