(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 16 feb. - La 'flipped classroom', ovvero la 'didattica capovolta', fa tappa a Roma. Il 13 febbraio alla Città Educativa il professore emerito Tullio De Mauro ha aperto il primo convegno nazionale dedicato al tema.
All'incontro sono intervenuti gli esperti Castoldi, Ferri, Molina e Revoltella e vi hanno partecipato duecento docenti provenienti da tutta Italia.
Niente più lezioni frontali in classe e compiti a casa. Con la nuova didattica, gli studenti a scuola lavorano con pc, tablet e smartphone, mentre a casa la lezione si assimila con podcast e video tutorial preparati dai docenti. Con la flipped classroom viene sperimentato anche in Italia un modo innovativo, cooperativo e inclusivo di fare scuola, che ribalta tempi, luoghi e ruoli tradizionali del processo di insegnamento-apprendimento. La didattica capovolta nasce dalla necessità di adeguare il sistema formativo alle nuove sfide educative, proponendo attività più coinvolgenti, in modalità blended, come esercitazioni, casi di studio e laboratori che si adattano in modo flessibile alle capacità di ciascun studente, con attenzione specifica anche ai bisogni educativi speciali.
All'incontro, organizzato dall'associazione Flipnet in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale, il professore emerito Tullio De Mauro ha discusso con docenti provenienti da tutta Italia le potenzialità dell'approccio flipped learning, soprattutto se integrato con il modello di educazione per la vita.
L'evento è poi proseguito con una conferenza in plenaria con gli interventi di Alfonso Molina (Università di Edimburgo), Pier Cesare Revoltella (Università Cattolica di Milano), Mario Castoldi (Università di Torino) e Paolo Ferri (Università di Milano Bicocca). Infine: workshop paralleli dedicati alla scuola primaria e a quella secondaria.
(Wel/ Dire)