(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 16 feb. - Orti, giardini e birdgarden nelle scuole italiane. Un disegno di legge presentato dalla senatrice democratica, Monica Cirinnà per la riqualificazione naturalistica dell'edilizia scolastica. Nel provvedimento si richiede che lo Stato italiano riconosca gli spazi verdi negli edifici scolastici come "elementi fondamentali nel percorso educativo e formativo nella scuola primaria". È previsto, inoltre, che tali principi vengano introdotti non solo nei progetti di costruzioni di nuove scuole di Regioni e Comuni ma anche in tutte le occasioni di ristrutturazione, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici ospitanti scuole primarie.
A presentare il ddl nella sala dell'istituto Santa Maria in Aquino, a piazza Capranica di Roma, hanno partecipato, tra gli altri, oltre la senatrice Cirinnà, il presidente Lipu-Birdlife Italia, Fulvio Mamone Capria, il capogruppo Pd in commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, Francesca Puglisi, e il professore ordinario di Psicologia alla Sapienza di Roma, Anna Oliverio Ferraris. Il ddl vuole ricalcare quanto fatto dal movimento statunitense 'No child left inside' che ha ottenuto dal governo Usa una legislazione e fondi per una formazione che assicurasse ai ragazzi, tempo all'aperto in giardini e spazi verdi.
Durante il convegno sono stati anche presentati i dati di una ricerca condotta nella primavera del 2014, da Lipu-Birdlife Italia su insegnanti, genitori e dirigenti scolastici di tutta Italia.
Dall'indagine è emerso come oltre il 90% degli intervistati vorrebbe che i bambini trascorressero la ricreazione all'aperto. Un'alta percentuale di intervistati è anche convinta che questo possa favorire la concentrazione dei bambini (78%), la loro creatività (90%) e la comunicazione tra loro (81%). Al contrario, Il 78% degli insegnanti non ritiene sicuro portare i bambini all'aperto per la ricreazione proprio perchè considera inadeguati i cortili degli edifici scolastici.
"La situazione degli edifici scolastici privi di natura e spazi verdi- ha detto Fulvio Mamone Capria- è preoccupante e abbassa fortemente la qualità della vita all'interno degli istituti. Il programma di naturalizzazione delle scuole deve quindi andare a integrarsi con la riforma dell'edilizia scolastica. E su questo facciamo appello al premier Matteo Renzi". Un appello condiviso anche dalla prima firmataria del ddl, Monica Cirinnà, la quale si augura che "il disgno di legge venga inglobato nel decreto 'Buona Scuola'. Negli anni- ha spiegato la senatrice- gran parte degli spazi verdi delle scuole italiane sono stati cementificati.
Nella scuola dove andavo da ragazza, ad esempio, al posto del giardino è stato costruito un campo da calcio. I bambini di oggi non hanno la fortuna che avevano quelli delle passate generazioni di andare a giocare all'aria aperta una volta concluse le lezioni, e la maggior parte delle volte finiscono dentro casa a giocare alla Play Station".
Il 42% - sempre secondo l'indagine condotta dalla Lipu - trascorre infatti meno di 10 ore al mese all'aperto. Sovvertire questa tendenza, è anche compito delle istituzioni. Ha spiegato ancora Cirinnà: "Se i pochi soldi pubblici vengono utilizzati in modo virtuoso, noi parlamentari e politici in generale, non siamo più 'casta' ma un gruppo di persone che fa tornare indietro i soldi della collettività, alla collettività. Per questo mi auguro che il provvedimento trovi terreno fertile nelle sedi adeguate". Infine, per la senatrice Puglisi "deve essere prioritario che ogni nuova scuola primaria venga edificata in zone con spazi verdi circostanti. Questo- ha concluso- diventi un elemento imprescindibile".
(Wel/ Dire)