"Con esplusioni o bocciature si rischia effetto contrario"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 9 feb. - "In queste ultime settimane sono sempre piu' frequenti episodi in cui le forze dell'ordine vanno nelle scuole con cani antidroga, chiamati o meno dalle singole autorita' degli istituti superiori. La ricerca di droghe per uso personale o piccoli contesti di spaccio, qualche volta da' risultati positivi, ma spesso e' un buco nell'acqua". È quanto si legge in una nota dell'Aduc (Associazione diritti utenti e consumatori).
"Studenti e scuole senza spinelli dunque o incapacita' delle forze dell'ordine? Crediamo piuttosto- prosegue la nota- che sia capacita' dei coinvolti a ben occultare il dovuto. Lo diciamo a ragion veduta, poiche' stiamo parlando di un fenomeno - il consumo di spinelli tra i giovani/minorenni - che tutti i numeri piu' o meno ufficiali ci dicono non essere marginale. Abbiamo appreso e documentato di genitori che ipotizzano test antidroga per gli studenti, di dirigenti scolastici che non sapendo che dire si consolano seguendo l'onda della repressione come rimedio, di amministratori locali impegnati in improbabili opere di dissuasione grazie a incontri in cui gli studenti vengono considerati solo merce in mano a genitori, istituzioni e forze dell'ordine".
"Noi di Aduc non abbiamo ricette specifiche per far fronte a questo fenomeno, ma l'opera di informazione e documentazione che ci appassiona ci serve per fare delle riflessioni, inducendole anche negli altri coinvolti nel problema. Prima di tutto- spiega ancora l'Aduc- non ci stupiamo che negli istituti superiori circolino clandestinamente spinelli. Nella nostra societa' il consumo di marijuana e' diffuso e in crescita, e sarebbe strano che questo non influisse anche negli ambienti scolastici. Una volta nelle scuole circolavano clandestinamente solo riviste pornografiche e sigarette. Poi il mondo e' cambiato: la pornografia ognuno può trovarla in rete, le sigarette sono comunque accettate anche se espulse dagli spazi comuni , anche nonostante l'allerta sanitaria che, comunque, e' sempre in un ambito di un fenomeno legale. Il posto delle sigarette e' stato preso, anche se in dimensioni diverse, dagli spinelli, con tutto l'aggiunta del 'gusto' della trasgressione che circonda un fenomeno illegale".
E ancora, "Quando lo studente viene sorpreso con lo spinello, il dirigente scolastico sara' chiamato a prendere una decisione: si va dalla semplice nota a una sospensione, con il rischio di perdere l'anno scolastico. Chi se la sente quindi di far perdere l'anno scolastico a uno studente perche' ha fumato uno spinello? Cosa ne sara' di questa persona che ha subito questo provvedimento? Come si rapportera' con la societa? E siamo sicuri che si sentira' cosi' in colpa che giustifichera' il provvedimento che ha subito e non avra' invece una reazione di rifiuto verso l'autorita'? Come spiegheremo a questa persona e che si tratta di fenomeni positivi per il nostro benessere? Facciamo quindi tesoro di queste due riflessioni. Senza escludere nessuno. Come studenti, come genitori, come istitutori e come forze dell'ordine. E se facessimo arrivare alle orecchie del legislatore questo nostro tesoro- conclude l'associazione- scartando quei legislatori che sono bravi solo a cavalcare la inutile repressione, forse faremo bene a noi, ai nostri figli e alla nostra societa'".
(Wel/ Dire)