(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 21 dic. - Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali rende noto che durante il Consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Unione europea, la scorsa settimana a Bruxelles, la Presidenza lussemburghese ha presentato i risultati dei triloghi avuti con il Parlamento Ue sulla proposta di regolamento relativo al nuovo schema per la distribuzione di frutta e latte nelle scuole primarie, con una dotazione finanziaria complessiva a livello comunitario pari a 250 milioni di euro annui.
La proposta, sulla quale si è registrato un consenso di massima tra i ministri presenti in Consiglio, stabilisce che entrambi gli schemi, destinati agli alunni di età compresa tra i 6 e i 10 anni, oltre alla distribuzione di latte e di frutta prevedano anche misure di accompagnamento mirate a sensibilizzare le nuove generazioni sulla necessità di un'alimentazione sana ed equilibrata e alla conoscenza delle realta' agricole legate ai comparti dell'ortofrutta e del latte.
Per quanto riguarda quest'ultimo, in particolare, si potrà implementare uno schema innovativo con possibilita' di fornire agli istituti scolastici latte, formaggi e yogurt attivando misure di accompagnamento in grado di stimolare tra gli alunni il consumo dei prodotti lattiero caseari. Il testo della proposta sara' esaminato e approvato formalmente nell'ambito del CSA che si terrà mercoledì 16 dicembre.
"Questa proposta è una grande opportunità per il nostro Paese- ha dichiarato il Sottosegretario Giuseppe Castiglione che ha partecipato ai lavori in Consiglio AgriFish- perché ci consente, da una parte, di continuare l'esperienza della distribuzione di frutta e verdura nelle scuole e dall'altra avremo uno schema nuovo sul latte. In particolare, sono soddisfatto in quanto sono state recepite le richieste dell'Italia sull'inserimento dei formaggi, sulla possibilita' di indirizzare la scelta verso prodotti di qualita' e sui criteri di assegnazione delle risorse per il latte che sara' effettuato anche tenendo in considerazione il numero degli alunni e non solo il criterio storico. Adesso, e' fondamentale attivare a livello nazionale le strategie per i due schemi che siano celeri, semplificate ed efficienti, tali da rispondere agli obiettivi condivisi".
(Wel/ Dire)