Da Unione studenti richiesta mobilità di qualità e ecosostenibile
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 20 apr. - L'Unione degli Studenti lancia una campagna a livello nazionale per cambiare il trasporto pubblico, urbano, extraurbano, regionale e nazionale. La campagna ha come titolo '#mimuovo', hashtag di connessione tra le diverse iniziative che verranno messe in campo nei prossimi mesi da parte degli studenti.
"Oggi, dopo anni di tagli e privatizzazioni che non hanno prodotto alcun miglioramento in termini di qualità dei servizi, i trasporti rappresentato un capitolo doloroso per la vita degli studenti - dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'UdS e responsabile della campagna - Ogni giorno siamo costretti a prendere treni, bus, metro per raggiungere i luoghi della formazione formale, ossia le scuole, e informale, ovvero cinema, librerie, teatri. Negli ultimi anni i costi sono aumentati senza un miglioramento della qualità dei servizi. Il diritto alla mobilità ci viene negato e si conferma la disuguaglianza in termini di opportunità tra chi vive nei centri e chi nelle periferie. Una mobilità inefficiente e proibitiva è uno dei principali muri che si erge dinanzi all'accesso ai saperi e alla piena cittadinanza".
"Abbiamo stilato una serie di obiettivi politici a livello nazionale, regionale, provinciale e locale, che vogliamo raggiungere tramite l'apertura di tavoli di confronto con istituzioni competenti e aziende e, qualora fosse necessario, tramite azioni di lotta - continua Lampis - Partiamo dalla necessità di cospicui investimenti a livello nazionale, dismettendo le grandi opere, di interventi strutturali e permanenti sul Trasporto pubblico locale, così da sostenere gli attuali contratti di servizio e aumentare la capacità di offerta, coltiviamo la prospettiva di costruire comunità dei trasporti, ossia organizzazioni capaci di unire enti interessati (Regioni, Province, Comuni, ecc.), aziende (pubbliche e private) ed utenti, in un sistema di coordinamento finalizzato alla integrazione modale, tariffaria e gestionale delle reti di trasporto. Risulta fondamentale oggi favorire la partecipazione e il controllo dei cittadini sulla pianificazione sistematica del servizio e degli investimenti. Nel più lungo periodo sarebbe utile ripensare il settore auto, riconvertendo a produzione delle stesse in favore di mezzi di trasporto collettivi, affiancato da investimenti in ricerca su modelli di trasporto sostenibili".
"Nei nostri territori faremo dei cicli di assemblee, apriremo dei collettivi di pendolari, somministreremo i questionari di indagine e raccoglieremo tutte le notizie sulle vertenze che si apriranno sul territorio nazionale - conclude l'UdS - Abbiamo l'obiettivo di coordinare le diverse battaglie per raggiungere dei risultati anche a livello nazionale. Il diritto alla mobilità è una parte del diritto alla formazione. Non siamo più disponibili ad accettare servizi scadenti, poco finanziati, poco trasparenti nella gestione e sopratutto costosi. Vogliamo i trasporti gratuiti, di qualità ed ecosostenibili!".
(Wel/ Dire)