SCUOLA. Bologna, per 3 settimane a caccia di elettropattume
Progetto sui raee in 33 istituti, "anche per educare gli adulti"
(DIRE - Notiziario Scuola) Bologna, 13 apr. - Insegnare ai bambini per educare gli adulti, anche su come smaltire i rifiuti elettrici ed elettronici. E' il progetto Raee@scuola, promosso a livello nazionale da Anci e ministero dell'Ambiente, che per tre settimane trasformerà gli istituti scolastici in centri di raccolta per piccoli elettrodomestici rotti o in disuso. Il progetto è alla sua terza edizione e per la prima volta arriva anche a Bologna, dove sono coinvolte 33 scuole e 2.958 bambini per lo più delle classi quarta e quinta elementare (ma possono partecipare anche i ragazzi delle medie). Ogni istituto è stato dotato di un contenitore dove i bambini potranno gettare vecchi telefoni, giochi e videogiochi, phon, rasoi, mouse e ogni piccolo oggetto elettrico che hanno in casa e che non funziona più.
Al termine delle tre settimane, Hera svuoterà i contenitori e le tre scuole che avranno raccolto più rifiuti elettrici riceveranno in premio risme di carta. Ma c'è una 'medaglia' anche per gli alunni. Un concorso fotografico premierà i tre scatti più originali e divertenti fatti dai bambini alle prese con i Raee: ai vincitori uno zainetto della Comix e un viaggio a Roma per la premiazione ad opera di Baz, il comico tv testimonial del progetto, e alla presenza del ministro dell'Ambiente. Nella passata edizione, il progetto ha toccato 30 Comuni e coinvolto oltre 23.700 bambini, che hanno contribuito a raccogliere circa 45,7 tonnellate di rifiuti elettrici. La sola scuola Ca' Bianca di Reggio Emilia, l'anno scorso, ha messo insieme circa 1,7 tonnellate di Raee, mentre a Prato si sono raggiunte le cinque tonnellate. Quest'anno i Comuni sono quasi 60 (per la prima volta anche grandi città come Bologna, Firenze e Palermo) e circa 55.800 gli alunni che parteciperanno.
"E' un segnale importante per le nostre scuole- afferma l'assessore all'Istruzione del Comune di Bologna, Marilena Pillati, oggi in conferenza stampa a Palazzo D'Accursio- e attraverso i bambini puntiamo anche a una maggiore conoscenza da parte degli adulti". Viviana Solari, coordinatrice del progetto a livello nazionale, ricorda che ogni anno in media si producono in Italia circa 14,7 chili pro-capite di Raee, ma di questi solo quattro chili vengono raccolti e recuperati nel modo giusto.
Insomma, c'è ancora molto da fare. Anche perchè la nuova direttiva Ue in materia prevede che entro il 2016 si arrivi a raccogliere una quantità di Raee pari al 45% di nuovi apparecchi immessi sul mercato, soglia che entro il 2019 salirà al 65% (ad oggi siamo al 30%).
E dire che "riciclare i Raee è molto conveniente per le aziende- sottolinea Filippo Bernocchi, delegato Anci all'energia e ai rifiuti- grazie ai materiali rari e preziosi contenuti negli apparecchi elettrici", come oro e rame. Inoltre, si evita di danneggiare l'ambiente, vista la presenza nei Raee anche di materiali nocivi come il mercurio. "La difficoltà è che oggi, per smaltirli, occorre andare in un'isola ecologica- sottolinea Bernocchi- c'è bisogno di punti di raccolta più diffusi sul territorio, per questo stiamo pensando alle scuole e anche alle parrocchie".
(Wel/ Dire)
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