(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 29 set. - "Voi siete la più grande comunità di questo Paese, la comunità educante in cui tutte le differenze si compongono e dove si apprende a rimuovere tutti gli ostacoli". Così Stefania Giannini, ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca al Quirinale durante la cerimonia di apertura dell'anno scolastico.
Un ringraziamento il ministro lo ha rivolto anche "ai ragazzi e alle ragazze, alla vostra passione e alla vostra noia, a chi ama lo studio e a chi lo detesta, perché l'una e l'altra cosa sono lo stimolo al nostro lavoro". E un grazie è stato rivolto anche alle famiglie "che sono più diverse di un'idea astratta, ma che sempre e comunque restano luoghi in cui ognuno si prende cura dell'altro".
Il ministro ha proseguito sottolineando come l'anno appena cominciato sia "un anno speciale perché con la nostra sfida educativa vi chiediamo di non occuparsi solo di 'come andate a scuola' ma anche di 'come va la scuola'. Vi chiediamo di aiutarci a disegnare così come la vorreste per voi stessi il prossimo anno e per le vostre sorelle e fratelli più piccoli tra qualche anno".
Ha aggiunto Giannini: "Come presidente di turno del consiglio dei ministri dell'Istruzione spero che quest'anno ci rendiamo tutti consapevoli che l'Europa può godere anche del suo successo maggiore: una pace lunga ma non scontata".
Quando la scuola "si fa vedere scopriamo che ciò che la rende buona è di essere radicata in una società speciale, quella italiana, che pone davanti ai propri giganteschi problemi la propria gigantesca generosità. Di questo, signor Presidente- ha concluso il ministro- lei è da anni un testimone privilegiato anche della generosità di chi ogni anno appoggia lo zaino, tira fuori libri, quaderni e anche tablet e inizia a scrivere una nuova pagina del futuro dell'Italia e dell'Europa".
(Wel/ Dire)