SCUOLA. Roma, suona campanella a Giulio Cesare: Si comincia
Studenti "un po' ansiosi ma ottimisti", Pronti? "Mica tanto"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 15 set. - Alle 7.45 di giovedì 11 settembre gli scalini del liceo Giulio Cesare di Roma erano tutti un vociare di ragazzi e ragazze, motorini, zaini e borsette. Archiviate le vacanze estive, è arrivato per loro il giorno del ritorno a scuola. Tra i primi proprio gli studenti dello storico liceo classico romano, tra ansia, sguardi assonnati e qualche sorriso. L'istituto infatti è tra quelli che hanno deciso un inizio anticipato dell'anno scolastico rispetto alla data ufficiale fissata per lunedì.
"Sono abbastanza ottimista riguardo il nuovo anno scolastico. Certo, un po' di ansia c'è: mi sono alzata alle 6 anche se abito qui dietro" ha detto Chiara, che sta per iniziare il quarto anno. Con lei l'amica Stella, che ha confessato di essere "parecchio ansiosa stamattina". I ragazzi si sono rincontrati, si sono scambiati preoccupazioni e sensazioni. "Io mi sento malissimo perché ho fatto circa la metà dei compiti delle vacanze", ha detto Italo, in procinto di iniziare il secondo anno, mentre si stava confrontando con un gruppo di coetanei. "Pronti? Mica tanto. Le vacanze sono finite e io me ne sono accorto solo adesso", ha commentato uno.
C'era pure chi era preoccupato non solo per lo studio ma anche per le nuove amicizie. "Per me oltre ai professori nuovi del primo liceo - terzo anno - ci saranno anche nuovi compagni. Nella mia classe eravamo in pochi e ci hanno smembrato, dovrò preoccuparmi anche di inserirmi in un gruppo già formato. Oltre allo studio c'è pure il problema psicologico", ha detto scherzando Giulia, pronta a entrare a scuola con Riccardo, Chiara e Adele che si è lamentata di essere "assonnata e stanca" perché "in vacanza solo da cinque giorni" perché prima aveva un debito formativo da recuperare.
Tra saluti e incontri si è fatta l'ora della prima campanella, mentre ancora qualche ritardatario correva verso i cancelli: "Nemmeno il primo giorno riesco ad arrivare puntuale".
Lo scenario è poi cambiato dopo alcuni minuti: le moto, le borsette e le sigarette sono state sostituite da macchine accostate al marciapiede e genitori che accompagnavano i figli. Alle 9, infatti, era previsto l'ingresso degli studenti del quarto ginnasio, il primo anno. "Sono agitato, ma sto aspettando i miei amici delle medie" ha detto Giulio. "Con chi sei in classe che conosci?" è stata la frase più ricorrente. Più timidi di chi li ha preceduti solo pochi minuti prima, i ragazzi si sono divisi tra chi aveva già qualche amico e chi aspettava di entrare in classe per conoscerne di nuovi. A sintetizzare tutto ci ha pensato Alessia: "Nuove esperienze, nuove persone, tutto nuovo. C'è un po' d'ansia ma ce la possiamo fare".
(Wel/ Dire)
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