Merola: Uso fondo immobiliare sarà riferimento per altri comuni
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 15 set. - Cinque scuole nuove o risistemate, grazie a 30 milioni di euro (di cui cinque dal ministero) in arrivo a Bologna. E' il frutto dell'accordo firmato a Roma dal sindaco, Virginio Merola e dal sottosegretario all'Istruzione, Roberto Reggi, che così concretizzano un percorso avviato da due anni. In città, quindi, arriverà un polo scolastico in via Fioravanti, vicino all'ex mercato ortofrutticolo, con una materna da sei sezioni e un'elementare da 10 classi (costo stimato 6.552.000 euro). Alle "Tempesta" in via Martelli, ci sarà una materna da quattro sezioni e una elementare da cinque classi aggiuntive (costo stimato 4.200.000 euro); alle "Carracci", in via Felice Battaglia, invece troveranno posto una elementare da cinque classi e una media da nove classi (7.552.000 euro). Un'altra materna da quattro sezioni è prevista in viale Lenin nell'area Fossolo (per 1.848.000 euro), mentre una elementare da 10 classi e una media da nove classi sarà in via Prati di Caprara (per 8.400.000 euro).
L'operazione crea dunque un fondo immobiliare per l'edilizia scolastica cittadina e nei prossimi mesi, sulla base del piano di fattibilità, sarà pubblicato il bando per la selezione della società di gestione del risparmio, il soggetto che gestirà il fondo, spiega una nota del Comune. I cinque nuovi poli scolastici sorgeranno grazie al lavoro di giovani architetti e ingegneri.
"E' stato un cammino lungo e complesso, ma questo grande risultato premia ogni nostro sforzo- commenta Merola- nel luglio del 2012 abbiamo sottoscritto un primo protocollo tra ministero e Comune per dare vita ad un progetto pilota". Allora era "solo di una bella idea, ma tutta da costruire sul piano tecnico e normativo, che mirava a introdurre strumenti innovativi per convogliare risorse verso uno degli ambiti prioritari per le nostre scuole". Si è optato per fondo immobiliare, spiega ancora il primo cittadino, che ha le potenzialità per coniugare due aspetti molto cari al Comune, "la valorizzazione del patrimonio da dismettere, scolastico ma non solo, e la realizzazione di nuove scuole, all'avanguardia sotto il profilo delle tecnologie e degli spazi di cui potranno essere dotate".
Oltre al ministero dellì'Istruzione, l'operazione ha coinvolto anche quello dell'Economia proprio perché si tratta di un progetto pilota, "una prima esperienza che potrà essere di riferimento per altri Comuni", prosegue Merola. Alla firma del protocollo c'erano anche due investitori che hanno dichiarato il loro interesse a stanziare risorse nel fondo immobiliare, Inarcassa, la cassa previdenziale degli ingegneri e architetti; e Invimit, la società di gestione del risparmio del ministero dell'Economia. "Siamo orgogliosi- ha sottolineato Giuseppe Santoro, vicepresidente di Inarcassa- della nostra partecipazione e speriamo di essere di incitamento per altri investitori". Il protocollo siglato oggi, ha detto Elisabetta Spitz, amministratore delegato di Invimit, "dimostra che anche i beni pubblici possono essere una risorsa in campo immobiliare. Si apre una nuova stagione per la rigenerazione del patrimonio pubblico".
(Wel/ Dire)