Manifestazione indetta da Cobas sotto l'ufficio scolastico
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 13 ott. - Non sono scesi solo gli studenti in piazza a Bologna, ma anche gli insegnanti hanno incrociato le braccia per protestare contro contro la riforma Giannini-Renzi (il piano della "buona scuola") e il Jobs act. La manifestazione organizzata dai Cobas è iniziata con un presidio alle 9 davanti all'Ufficio scolastico provinciale in via de' Castagnoli, dove si sono dati appuntamento una cinquantina di insegnanti e professori precari. Il corteo si è poi diretto alle 10.30 verso piazza Ravegnana, per unirsi ai gruppi della Rete degli studenti e degli Studenti medi. Da qui poi ragazzi e insegnanti a braccetto si sono diretti in piazza Santo Stefano.
Obiettivo condiviso da studenti e docenti delle scuole di Bologna, contestare la riforma scolastica di Renzi, promossa sotto la sigla #labuonascuola, "che riduce la scuola ad azienda e toglie potere agli organi collegiali, sottraendo l'istruzione a ogni valore costituzionale", come ribadisce un insegnante Cobas delle superiori, che punta il dito contro la penuria di risorse messe a disposizione dal governo per il settore. "Le cose stanno precipitando. Dietro gli slogan si nasconde una vera e propria politica di smantellamento dell istituzione scolastica perseguita con continuitâ negli ultimi anni". "E' questa una manifestazione doverosa- sottolinea Orazio Sturniolo, insegnante di matematica al Copernico- perchè quello portato avanti dal Governo è un attacco senza precedenti all'istituzione scuola. La situazione in generale è già drammatica- continua- anche qui a Bologna per esempio molti licei sono strapieni e spesso non riescono a garantire l'iscrizione per tutti. E in tutto questo Renzi, con il suo linguaggio 'giovane' che piace a tutti, sta di fatto distruggendo l'ultimo baluardo dei diritti costituzionali, che è quello dello studio".
Un maestro di scuola elementare vede nell'assunzione dei 150.000 da Renzi l'unico aspetto positivo di una riforma all'insegna di "un neoliberismo schifoso, in linea con gli interventi degli ultimi 15-20 anni". I Cobas se la prendono con l'introduzione dei premi agli insegnanti più 'meritevoli':"Renzi vuole la cancellazione degli scatti di anzianità, sostituendoli con premi arbitrari che dividono la categoria- sottolinea un altro insegnante- ma noi siamo abituati a collaborare, non a competere".
(Wel/ Dire)