Al via 2 progetti contro spreco alimentare e per sfamare poveri
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 24 nov. - Nell'ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (22-30 novembre), che quest'anno avrà per tema la lotta allo spreco alimentare, l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna mette in capo due progetti rivolti a scuole e famiglie: "Cibo solidale", che sarà realizzato in forma permanente, e "Food case". Il primo progetto, "Cibo solidale" nasce come primo risultato concreto dopo la firma della Carta per una rete di enti territoriali a spreco zero, promossa da Last Minute Market e dai Tavoli di lavoro attivati nel percorso partecipativo Labassaromagna2020. I Comuni dell'Unione e l'azienda Bassa Romagna Catering hanno deciso di ridurre i pasti cucinati e non consumati in giornata prodotti dalla mensa centrale di Lugo. Questo permetterà di ridurre lo spreco alimentare, i rifiuti e soprattutto di destinare pasti a chi ne ha più bisogno. Il progetto è realizzato tramite la rete di associazioni di volontariato locale e col contributo dell'azienda Tweddle Group e ha lo scopo di diminuire lo spreco di cibo, valorizzare il recupero delle risorse alimentari e rispondere alle necessità di molte famiglie.
"Food case" nasce invece per promuovere la cultura del consumo consapevole attraverso il diretto e concreto coinvolgimento dei bambini e ragazzi utenti della mensa scolastica. Un primo passo consisterà nello stimolare il recupero di frutta e pane non consumati, utilizzando un apposito sacchetto che sarà messo a disposizione il 27 novembre. Poi bambini e ragazzi potranno recuperare quotidianamente il pane e la frutta non consumati a scuola e portarli a casa, utilizzando il contenitore più appropriato che la famiglia metterà a disposizione. L'iniziativa è organizzata dall'Unione e da Bassa Romagna Catering, azienda produttrice dei pasti per le scuole.
In una nota, l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ricorda che "in Italia lo spreco domestico di cibo costa a ogni famiglia circa 1.600 euro all'anno, cioè il 27% della spesa totale delle famiglie per il comparto alimentare. Per ogni europeo si producono circa 840 chili di cibo all'anno: 560 vengono mangiati al ritmo di circa 1,5 chili al giorno; poco meno di 200 chilki vengono sprecati nei campi, nelle aziende di trasformazione, nei supermercati; circa 95 chili vengono buttati dal consumatore. Per produrre il cibo sprecato in Italia, inoltre, servono 73 milioni di metri cubi d'acqua (circa 30.000 piscine olimpioniche) e vengono utilizzati 400 chiometri quadrati di terreni, alimenti che potrebbero essere destinati diversamente.
Nei Comuni della Bassa Romagna dal 2010 al 2013 la percentuale di raccolta differenziata è passata, complessivamente, dal 57,67% al 61,01%, migliorando quindi di oltre un punto percentuale all'anno. I progetti sono stati presentati oggi da Paola Pula, sindaco referente per l'Ambiente, Enea Emiliani, sindaco che segue le Politiche educative, Silvia Zoli, dell'Ufficio di piano per l'integrazione socio-sanitaria dell'Unione; c'erano anche Sonia Guerrini, responsabile dell'Ufficio Ambiente dell'Unione; Cassiano Tabanelli, responsabile dell'associazione San Vincenzo; Mauro Bazzocchi presidente del Centro di solidarietà di Lugo onlus; Rocco Di Pretoro, direttore commerciale dell'azienda Bassa Romagna Catering; Roberto Coccoluto, managing director della Tweddle Group.
(Wel/ Dire)