"Richieste e soluzioni al ministero, valorizzare ciò che c'è"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 nov. - La 'Buona scuola' si fa non solo evidenziando le critiche, ma con le proposte e le idee di chi la vive ogni giorno. È il messaggio dell'incontro che i genitori Amici dell'Ics Giustiniana hanno tenuto al teatro della 'Scuola rosa', a una settimana dalla fine della consultazione voluta da Palazzo Chigi per ridisegnare la scuola italiana. Un evento di 'co-design' della riforma dell'istruzione, con largo spazio ai contributi degli 'attori': genitori, docenti, dirigenti scolastici, tecnici, rappresentanti di associazioni hanno presentato i loro progetti per una vera 'Buona scuola'.
All'incontro hanno partecipato il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale del Lazio, Gildo De Angelis, il dirigente scolastico della Giustiniana, Livia Brienza, il coordinatore dei genitori 'Amici della Giustiniana', Stefano Bani.
"Tutte queste figure di riferimento stanno intrattenendo con i docenti un proficuo dialogo per far emergere criticità ma anche con una forte parte propositiva" ha commentato l'onorevole Paola Binetti, presente all'evento. "Parlo di richieste precise e soluzioni concrete- ha proseguito- che verranno trasmesse al ministero. Non si tratta solo di un 'quaderno di lamenti'. Per fare un esempio, un punto importante è che oggi le scuole per essere al passo devono poter utilizzare facilmente la rete informatica. Oggi però questo ha un costo insostenibile. Una delle proposte interessanti presentate è stata chiedere a Vodafone o a Wind di rendere gratuito il passaggio per le scuole all'informatica".
Binetti ha sottolineato che "oggi gli istituti si reggono sul volontariato di docenti e genitori che, finita la loro professione, regalano alla scuola il loro tempo. È questa la vera ricchezza. Ma il ministero deve capire che tutto questo va valorizzato". La scuola italiana, per l'onorevole, "è già una 'Buona scuola', che però chiede al ministero che alcuni problemi vengano affrontati per poter migliorare".
(Wel/ Dire)