Lepore: Serve cabina di regia; Schiavone: Coinvolgere anche medie
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 nov. - Incontri, dibattiti e dimostrazioni: dall'8 novembre al 15 dicembre, a Bologna, va in scena il primo "Festival della cultura tecnica". L'iniziativa, organizzata dal Comune e dalla Provincia con il contributo della Camera di commercio, punta a promuovere una maggiore consapevolezza dell'importanza della cultura tecnica nelle famiglie, tra i bambini e i ragazzi del territorio metropolitano.
Ad aprire il cartellone, lo scorso sabato, sono stati tre eventi ospitati a Palazzo D'Accursio. "Una piccola Leopolda della cultura tecnica metropolitana", la definisce l'assessore provinciale all'Istruzione, Giuseppe De Biasi, che ha presentato il Festival in conferenza stampa. Potendo contare su una rete "molto ampia e forte", aggiunge l'assessore, si può essere certi fin da ora che l'iniziativa verrà riproposta anche nei prossimi anni. Cna aderisce "con molta convinzione" al progetto perchè "il nostro motto è non rassegnarsi al declino", dichiara Sergio Ferrari, componente della Giunta della Mercanzia: nel tessuto produttivo bolognese "ci sono ancora spazi per assumere ragazzi preparati", anche senza "per forza aspettare qualche fondo internazionale che viene ad investire a Bologna". La cultura tecnica è "assolutamente centrale nelle strategie di sviluppo futuro del nostro territorio", sottolinea l'assessore all'Economia di Palazzo D'Accursio, Matteo Lepore, proponendo "un'unica cabina di regia forte che veda protagonisti tutti i soggetti che hanno qualcosa da dire: scuole, famiglie, studenti e imprese". Uno strumento "metropolitano" a cui affidare l'interlocuzione con la Regione, spiega Lepore, mettendo in chiaro che "i mesi di novembre e dicembre saranno fondamentali per prendere questo tipo di decisioni".
Come "luogo e strumento di animazione" di questa prospettiva, aggiunge Lepore, Bologna può sicuramente mettere in campo il Museo del patrimonio industriale. Tornando al Festival, esprime "soddisfazione" per questa iniziativa anche il nuovo dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale, Giovanni Schiavone, che invita tutti gli attori interessati a "coinvolgere anche le scuole secondarie di primo grado, sul versante dell'orientamento". Terreno su cui finora la Provincia ha svolto un ottimo lavoro, aggiunge il provveditore: "Speriamo che con la Città metropolitana questa esperienza non vada perduta".
Il Festival sarà "un momento molto importante di presentazione al territorio di ciò che le scuole tecniche sono in grado di fare", dichiara Giuseppe Pedrielli, dirigente dell'istituto Belluzzi-Fioravanti e presidente di Asabo. Gli esempi di stretta relazione tra scuola e impresa, del resto, non mancano: parlano i casi di Lamborghini, Ducati e Carpigiani. I risultati? Pedrielli si sofferma sulla Carpigiani e la specializzazione di tecnici frigoristi. "Pare sia una figura molto richiesta sia in Italia che all'estero ma praticamente inesistente", spiega il preside: così, ci sono 30 studenti di meccanica che si formeranno per questa particolare esigenza "e saranno assunti dalla stessa Carpigiani o da aziende simili", aggiunge Pedrielli. Proprio gli studenti del Belluzzi-Fioravanti, intanto, saranno protagonisti di uno degli eventi di sabato: si occuperanno, infatti, di realizzare il disegno tecnico della mascotte selezionata per la prossima edizione del Cioccoshow, con tanto di stampante 3D per realizzarla. "Una dimostrazione della capacità di rapportarsi con il mondo economico e sociale della città", chiosa Pedrielli.
(Wel/ Dire)