Comune vuole chiedere a soci privati di rinunciare a parte utili
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 nov. - Il consiglio di amministrazione di Seribo, la società che gestisce le mense cittadine, sarà comunque convocato prima di dicembre, forse addirittura prima della data fissata dai genitori per lo sciopero delle pappe, il 21 novembre. Di certo c'è che il Comune di Bologna non vuole derogare oltre la fine dell'anno alla distribuzione degli utili del 2013 della società, perché quella mossa, come aveva annunciato la vicesindaco Silvia Giannini già un paio di settimane fa, deve essere fatta ed è tecnicamente impossibile non distribuire i dividendi.
Una novità starebbe poi nel fatto che Palazzo D'Accursio penserebbe di chiedere ai soci privati di Seribo (Camst ed Elios) di rinunciare a una parte di quel guadagno, cioè di fare quel "gesto etico verso la città" chiesto dalla commissione mensa cittadina (cioè dai genitori) ai privati in seno a Seribo. I genitori avevano infatti lanciato l'idea, sottolineando che Campanella (cioè Camst e Elios) dal 2008 a oggi, avrebbero incassato 'uno sproposito', con cifre al di sopra della media guadagnata dalle aziende che lavorano nello stesso settore.
Sgombrando il campo dai giudizi 'morali', per l'amministrazione quella sarebbe comunque una soluzione per sanare gli animi e proseguire il lavoro per arrivare alla vendita delle quote private e poi al bando di gara fissato per l'anno prossimo per l'identificazione del nuovo socio privato (il 49% della società). Un passaggio che per i tecnici di Palazzo non può partire senza aver prima liquidato i dividendi. Per due ragioni: una è che se gli attuali soci privati non incassassero ciò che spetta loro, il prezzo della quota privata da rivendere sarebbe gonfiato, la seconda è che se Camst ed Elior non incamerano gli utili e poi partecipano alla gara, si potrebbe ipotizzare una turbativa d'asta.
(Wel/ Dire)