Famiglie scartano ipotesi di allungare la trattativa col Comune
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 nov. - Nuovo sciopero del pasto in arrivo nelle mense scolastiche di Bologna. L'assemblea indetta dai genitori che animano l'Osservatorio mense ieri sera ha scelto di indire una nuova giornata di lotta in cui le famiglie saranno invitate a mandare i figli a scuola (materne ed elementari) con il pranzo da casa e segnalando l'assenza in mensa degli alunni (in questo modo Seribo non incasserà la tariffa per i pasti di quel giorno). La data scelta è quella di venerdì 21 novembre e la decisione, riferisce alla 'Dire', Sebastiano Moruzzi, componente dell'Osservatorio mense e rappresentante dei genitori nella commissione cittadina mensa, è stata presa "all'unanimità".
Ieri sera, puntualizza Moruzzi, "abbiamo discusso e si sono valutate anche altre proposte tra cui il non fare un nuovo sciopero e continuare con questa trattativa che va avanti da maggio; oppure un fare incontro ultimativo con l'amministrazione prima di decidere se fare lo sciopero e, infine, indire la giornata di sciopero a breve". L'assemblea all'unanimità ha optato per riavviare subito la protesta "perchè si è valutato che l'unico per fare sentire le nostre ragioni è riproporre la mobilitazione" su tre punti: tariffe (che si vogliono più basse), utili di Seribo (cioè contrarietà al fatto che non vengano re-investiti nel miglioramento del servizio) e modalità del nuovo bando di gara per l'affidamento del servizio di refezione scolastica.
Il precedente sciopero del pasto, un inedito assoluto, risale al 5 maggio scorso e fu un successo: quel giorno, certificò il Comune, la percentuale di bambini che non usufruì del servizio di refezione scolastica fu "pari al 52% degli iscritti" e l'amministrazione riconobbe che si trattava di una "significativa adesione dei genitori all'iniziativa di protesta, a fronte di una percentuale di non fruizione del servizio dell'8% mediamente registrato nelle giornate di lunedi'". Fu invece un giorno di proteste "inaccettabili" per Marco Minella, segretario generale di Camst, una delle realta' private che insieme al Comune costituiscono la Seribo.
A fronte del successo della mobilitazione il sindaco Virginio Merola incontrò personalmente i promotori dell'iniziativa e si impegnò su una serie di punti. Da allora, come sulla percentuale del biologico nei menù, alcune cose sono cambiate, ma non tutte le promesse sono state mantenute, obiettano i genitori. Tre i nodi dolenti: utili di Seribo, tariffe che si ritengono troppo alte e nuovo bando per la refezione, argomenti su cui, come diceva l'altro ieri lo stesso Moruzzi, "siamo bloccati".
(Wel/ Dire)