(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 3 nov. - Entra nel vivo a Forlì il processo di dimensionamento, accorpamento e verticalizzazione degli istituti scolastici per andare a creare i comprensivi che raggruppano almeno una media, una elementare e una materna.
Interessati circa 9.000 alunni. La relativa delibera, annuncia l'assessore comunale competente, Lubiano Montaguti, durante l'udienza conoscitiva in commissione consiliare, sarà pronta nel giugno 2015 dopo un ampio confronto.
Il lavoro, spiega ai commissari Stefano Bazzocchi che per il Comune sta curando gli interventi, è partito nell'ottobre 2011, con la ridefinizione dei bacini scolastici in base a una serie di criteri, tra cui ambito geografico, numero equilibrato di alunni, accessibilità. E a quanto previsto dalle normative nazionali, a partire dai 1.000 alunni per ogni istituto comprensivo, con una flessibilità regionale tra 800 e 1.200. A regime saranno 8 gli istituti comprensivi, con il nuovo di San Martino e la divisione in due di Palmezzano. Nel 2018-19 sarà tutto completato per le secondarie, nel 2020-2021 per le primarie.
"Il Comune è convinto delle buone ragioni dei comprensivi", spiega l'assessore Montaguti, sottolineando che non ci sarà nessuna accelerata sulla riorganizzazione. Sarà "un percorso condiviso", assicura, proponendo di dare continuità al gruppo di lavoro creato per raccogliere le "criticità", a partire dalla divisione della Palmezzano e dalle percentuali di stranieri nelle classi. Le ipotesi di soluzioni ripasseranno all'inizio dell'anno dalla commissione e verrà creato, conclude, un tavolo con i sindacati per quanto riguarda la riorganizzazione del personale. Scatterà anche la comunicazione con la cittadinanza, con otto seminari di presentazione dei comprensivi, e con i dirigenti scolastici.
(Wel/ Dire)