Psicologi-esperti aiutano alunni a capire che cosa fare da grandi
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 3 nov. - Orientare i giovani studenti a inserirsi nella giungla lavorativa è ormai anche per le scuole superiori un impegno e una grande responsabilità. In Emilia-Romagna sono 30.000 gli euro investiti nel progetto di placement e orientamento denominato 'Fixo', promosso dal ministero del Lavoro e destinato agli studenti di quarta e quinta superiore di 33 scuole che hanno aderito al bando partito quest'anno. A Bologna in particolare sono 13 gli istituti superiori che hanno voluto fornire, attraverso 'Fixo', un supporto orientativo ai ragazzi. Di attività di placement nelle scuole superiori e dei modelli pratici da adottare per mettere in contatto diretto imprese e studenti si è parlato nel convegno "Il placement scolastico", a Palazzo Re Enzo a Bologna nell'ambito della "Borsa del Placement".
Nel contesto nazionale sono 365 le scuole che hanno aderito al progetto 'Fixo'. A Bologna 13 scuole partecipanti sono per "la gran parte istituti tecnici, pochi professionali, pochissimi licei- racconta Simonetta Parenti, responsabile 'Fixo' per l'Emilia Romagna- qui c'è ancora l'idea che il liceo sia poco interessato alla transizione scuola-lavoro, una cosa che in altri territori si sente molto di più". L'accoglienza al progetto è stata buona, nonostante le difficoltà iniziali, come spiega Parenti: "C'è stata una buona partecipazione, anche se abbiamo avuto problemi a reperire le scuole: abbiamo tenuto aperto il bando quasi un anno, pubblicandolo per ben tre volte.
Alla fine siamo riusciti a coprire tutti i posti disponibili e le scuole hanno raggiunto il massimo risultato". Inoltre, la maggior parte delle scuole ha fatto sapere di voler ripetere il percorso "indipendentemente dai finanziamenti", segnala Parenti.
Aiutando i ragazzi a guardare al mondo delle professioni "portiamo avanti un discorso che impone un cambiamento culturale nella scuola- evidenzia Nicoletta Arca, la coordinatrice 'Fixo' per scuola e Università e responsabile del servizio gestione risorse di Italia Lavoro- abbiamo aiutato le scuole a dialogare maggiormente con le imprese per raccogliere le esigenze del mercato, coinvolgendo entrambe in una progettazione comune".
Arca illustra poi le tappe del processo di orientamento che coinvolge studenti, docenti, educatori e imprese: "Prima si analizzano i bisogni di questi ragazzi, presentando il progetto in classe o somministrando dei questionari con cui si conoscono meglio le loro potenzialità", così che sia più semplice "adattare i progetti in base ad obiettivi raggiungibili e concreti". Segue un momento di accoglienza, in cui psicologi ed esperti educativi ragionano con gli studenti sui loro bisogni e aspettative, in parallelo ad un lavoro di formazione insieme ai docenti. Le scuole si adoperano infine ad attivare stage, visite aziendali e laboratori, per un totale di sette ore individuali. "Il percorso si svolge nell'arco di tre mesi, giusto il tempo di aiutare il ragazzo a metabolizzare alcuni aspetti del percorso fatto insieme a psicologi e insegnanti", chiosa infine la coordinatrice Fixo.
(Wel/ Dire)