Proposta di legge: su temi etici ci vuole l'ok genitori
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 31 mar. - Bisogna garantire il diritto fondamentale dei genitori alla scelta educativa dei figli. Lo sottolineano Eugenia Roccella e Alessandro Pagano, deputati di Ncd presentando, in conferenza stampa alla Camera, una proposta di legge sulla libertà di educazione nelle scuole e sulla condivisione del progetto educativo tra scuola e famiglia.
I parlamentari hanno anche commentato la risposta del governo all'interpellanza, sottoscritta da 45 parlamentari, sull'Ufficio nazionale antidiscriminazioni, che ha diffuso opuscoli dal titolo Educare alla diversità a scuola. "Abbiamo chiesto al governo- spiega Pagano- quale sia il ruolo e la competenza di questo organismo fazioso che, senza essere stato mai autorizzata né dal Ministero dell'Istruzione, né dal Ministero delle politiche sociali, è entrato nelle scuole, anche primarie, promuovendo la cosiddetta 'ideologia del gender', tramite progetti educativi extracurricolari e piani formativi realizzati ad hoc, senza alcun coinvolgimento o assenso dei genitori che, secondo la Costituzione, sono titolari della piena responsabilità educativa dei figli. Consideriamo la risposta del governo- dice Pagano- del tutto insoddisfacente. Anche questa volta non si è presa nessuna posizione". Gli esponenti Ncd interpelleranno il ministro Giannini e il sottosegretario per i rapporti del Parlamento Scalfarotto: "Quella che si sta mettendo in atto è una rivoluzione antropologica: vogliono rieducare i nostri giovani, nelle scuole, senza il consenso dei genitori. Non ci fermeremo- conclude Pagano- perché non permetteremo mai che tutto questo passi senza dare battaglia". Roccella spiega il senso della sua iniziativa legislativa: "Proprio per arginare questo fenomeno con cui in realtà non si vuole colpire il bullismo, la violenza o la discriminazione contro i gay, ma, come scritto in uno dei libretti UNAR, 'instillare' nei nostri ragazzi l'idea che non esistono maschio e femmina, madre e padre abbiamo depositato una proposta di legge con cui si vuole riaffermare e garantire il diritto fondamentale della scelta educativa dei genitori, affermato, tra l'atro, anche dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della convenzione ONU dei diritti del fanciullo".
Secondo questa proposta lo Stato "deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere all'educazione dei figli secondo le proprie convinzioni religiose e filosofiche. Per questo- continua Roccella- è previsto che per la realizzazione di tutte le attività integrative, facoltative e progettuali, rivolte agli alunni nelle scuole di ogni ordine e grado, che riguardino direttamente o indirettamente i temi legati alla relazione, all'educazione all'affettività e alla sessualità, e in generale i temi eticamente sensibili, vengano informati i genitori, che devono dare il proprio consenso in forma scritta".
Non solo. La scuola "dovrà provvedere ad attività sostitutive per coloro che scelgono di non avvalersi delle attività extracurriculari, senza dar luogo ad alcuna forma di discriminazione, così da garantire a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di dette attività extracurricolari, nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori".
(Wel/ Dire)