(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 24 mar. - "Non volevo fare affermazioni aggressive, non è il mio pensiero". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, intervistata da Radio24, in riferimento alle reazioni che hanno suscitato le sue parole, con cui aveva sostenuto che i sindacati spingono solo per salvaguardare il minimo garantito. "È una constatazione di fatto- dice ancora il ministro- La scuola non ha da decenni un possibile percorso di carriera che valorizzi il merito e che dia la possibilità a chi si impegna di più e a chi lavora di più di essere valorizzato. Nella funzione e nello stipendio. Per me e per gli insegnanti questo principio è sacrosanto, è l'unico modo per restituire prestigio sociale, dignità sociale di un lavoro che è fondamentale per la società italiana. Credo che il sindacato può diventare il migliore alleato nel fare questo cambio culturale che non significa azzerare dei diritti acquisiti ma aggiungerne altri e trovare gli strumenti per metterli in campo".
(Wel/ Dire)