(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 mar - La Cisl Scuola apprezza la volontà espressa dal governo di ridare centralità alla scuola, ora lo attende alla prova dei fatti e rivendica il ruolo che le forze sociali devono avere come attori di processi di innovazione e cambiamento di cui il mondo della scuola deve tornare a essere protagonista. Questo in sintesi l'orientamento emerso dal dibattito svoltosi a Fiuggi il 6 e 7 marzo, in un Consiglio generale che ha visto anche l'intervento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, durante il quale sono stati approfonditi in particolare i temi del reclutamento ma che sintetizza in un documento conclusivo il messaggio che la Cisl scuola invia al nuovo governo e al nuovo ministro. Lo si legge in una nota della Cisl.
Vengono segnalate in particolare tre emergenze (i temi delle vertenze in atto su scatti, personale Ata e retribuzione dei dirigenti), un'urgenza (avviare il nuovo piano triennale di assunzioni) e una necessità (quella di ripensare una politica degli organici che assuma a riferimento il reale fabbisogno dato da una popolazione scolastica in crescita e alcune scelte innovative di attribuzione e gestione).
"Gli interventi sulla scuola- ha affermato Francesco Scrima chiudendo i lavori- per i delicati ambiti che entrano in gioco (educazione, valori, istruzione, idea di società) si realizzano per 'processi', non per 'eventi', e non ammettono atteggiamenti di autosufficienza, né possono essere dominio di una voce solista, ma richiedono una coralità di apporti diversi; forze sociali, corpi intermedi, mondi vitali fanno ricca e plurale una società che spetta alla politica portare a sintesi, ma del cui tessuto democratico costituiscono la trama fondamentale".
(Wel/ Dire)