(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 26 mag. - Cambiamo la scuola, ma da dove partire? Frequenza200, network nazionale di Intervita Onlus per combattere la dispersione scolastica, sceglie di affrontare il tema mettendo al centro della discussione i ragazzi. Saranno loro i protagonisti di un ciclo di seminari, che è partito lo scorso 10 aprile da Torino e che ha fatto tappa a Milano il 23 maggio. Tra una provocazione, un rap e uno scambio serrato di idee i ragazzi, protagonisti dell'evento, hanno raccontato a educatori, genitori, dirigenti scolastici, insegnanti, operatori sociali e volontari del doposcuola il loro quotidiano, quello che funziona in classe e quello che vorrebbero cambiare.
Partendo dal semplice interrogativo "ma tu che scuola vuoi?" ci si interroga insieme sulle buone pratiche da mettere in atto per costruire insieme una scuola migliore, con l'obiettivo di far emergere i principali problemi e criticità di cui oggi soffre la scuola italiana e proporre idee e azioni concrete che permettano di superarli.
IL MANIFESTO: Gli operatori, i volontari ed i sostenitori di Frequenza200, sono convinti che la dispersione scolastica si possa prevenire e contrastare con tre azioni finalizzate alla attuazione del "diritto all'educazione" come "piacere di crescere", sentendosi "accolti ed ascoltati": 1. Per non disperdere vanno promosse culture inclusive.
Solo chi ha assaporato in giovane età il "bello", che è anche "buono", li comunica, li difende e sa affrontare con coraggio i momenti di crisi nella vita adulta.
2. Attraverso culture inclusive è possibile affermare politiche pubbliche inclusive. Una politica inclusiva di contrasto alla dispersione deve mettere al centro la relazione educativa con ragazzi e ragazze e fondarsi sulla ricerca appassionata delle motivazioni, che malgrado le difficoltà, ci portano comunque a dire che la scuola è nostro patrimonio e risorsa per il futuro. 3. Le politiche pubbliche inclusive possono prevenire e contrastare dispersione e l'abbandono della scuola attraverso pratiche educative inclusive. Misure che rendano stabile il contrasto alla dispersione scolastica si fondano non sulla delega ma sulla corresponsabilità tra pubblico e privato sociale. Intervita presentando il manifesto invita tutti i soggetti (individui, associazioni, cooperative sociali, fondazioni, imprese, studiosi etc.) che hanno a cuore l'educazione di qualità ad aderire a Frequenza200, luogo di incontro di esperienze diverse, laboratorio di buone pratiche, spazio di dialogo con le istituzioni sul tema dell'educazione inclusiva per tutti.
(Wel/ Dire)